"La Bestia che gridò Amore nel cuore del Mondo" di Lig.Ot potrebbe essere un disco che fa davvero arrabbiare. E lo potrebbe fare fin dal titolo, estremamente ridondante e un poco guascone ma, come si suol dire, "siamo donne e uomini di mondo" noi di Rockit e certo non giudichiamo, solo, un album dalla copertina. E non giudichiamo neppure una canzone dai primi 2 minuti e mezzo: per questo motivo il primo pezzo, "Unità 01 [La Bestia]" ci ha prima lasciato perplessi e poi ci ha catturati. Un po' come un vecchio vhs pieno di bande nere e praticamente ormai illeggibile, Lig. Ot realizza un lavoro arduo da definire e anche di difficile fruizione: ma se ci si sforza un po' si scopre che quel vhs lì contiene qualcosa di interessante.
Interessante come la prima canzone, che si scopre essere una cavalcata di techno minimale di grande gusto. Un gusto e uno stile che permangono anche nelle altre tre traccie, tra alti e bassi e che ci portano a "promuovere", con il beneficio del dubbio, "La Bestia che gridò Amore nel cuore del Mondo" anche se rimane forte l'impressione che si sarebbe potuto fare molto di più e, soprattutto, si sarebbe potuto comunicare molto meglio la propria idea artistica del far musica.
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