Vi facciamo leggere la descrizione che i daphne band danno di sé: "I daphne sono un gruppo alternative rock in italiano formatosi a Bologna verso la fine del 2017". Ecco ora non occorre essere un genio per capire come questi ragazzi bolognesi non badino troppo ai fronzoli ma vogliano andare subito al sodo. E lo fanno in questo "daphne ep" attraverso uno shoegaze e un alt-rock "vecchia scuola", tanto che la loro descrizione potrebbe stare molto bene per descrivere una delle tante band di questo genere sorta tra il 2006 e il 2010. Quindi solo un effeto nostalgia? Non proprio, perché in questo ep gli spunti sono qualcuno in più: ad esempio una batteria che "funziona" davvero bene e che è abile a creare atmosfere cariche di suggestioni e di rimandi.
Poi è chiaro non tutto convince, anzi. A parte "xò", la seconda traccia, che è parsa proprio un inciampo bello e buono, la qualità è molto disomogenea nell'ep. Però i segnali positivi superano, di gran lunga, quelli negativi e silloge di ciò è la nostra canzone preferita, la quinta, "delta tsunami". Qui i bolognesi raggiungono il loro, almeno per ora, apice: forza, furia post-adolescenziale ma l’'amalgama sonora che si fa, finalmente, matura. Da qui bisogna partire, da qui bisogna andare avanti.
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