E’ un po’ strano recensire ad agosto un beat tape come questo, che sembra scritto apposta per appartenere ad una fresca mattina primaverile o settembrina, non a questa canicola infernale in cui, però, riesce a portare un po’ di quella brezza e di quel relax. Quello di una mattinata di sole e di risvegli senza troppa fretta, con l’odore del caffè che sale mentre ci si ruba altri cinque minuti sotto il lenzuolo e l’aria è pervasa dal crepitio di un vecchio disco jazz sul piatto o dalle languide batterie elettroniche di un beat lo-fi che esce dalla cassa Bluetooth. Nella ‘tazza di jazz’ di Nema.beatz troviamo proprio questo e quello, in delicate produzioni dal groove discreto e costante che si sviluppano intorno a sample di soft jazz scavati fra i vinili. Voci distanti (’Sugar beats’), accordi di chitarra sgranati (’My pajamas’) e pianoforti vagamente bossa nova (’Slippers’) si alternano su drum machine hip hop e o shuffle digitali (’Two cups’) creando in uno, massimo due minuti, dei quadretti semplici e sintetici, ma parecchio evocativi. Un disco ozioso nel senso migliore del termine, da gustare rubando qualche minuto alla giornata come si ruba il tempo per assaporare il caffè, i proverbiali cinque minuti o uno degli altri rituali mattutini richiamati dai titoli del disco.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.