Movimenti Onirici Sintetici
Decadent Symphonies of the Second Millennium 2019 - Noise, Elettronica, Dark

Decadent Symphonies of the Second Millennium
24/07/2019 - 07:59 Scritto da Mattia Nesto

Il progetto dark-noise di M.O.S. aggiunge un nuovo tassello al suo "mosaico dell'incubo"

Molto probabilmente un disco come questo "Decadent Symphonies of the Second Millennium", al netto dei giudizi e dei gusti personali, non è forse il lavoro ideale da ascoltare in piena estate. Già perché le atmosfere dark-noise di M.O.S. (Movimenti Onirici Sintetici) si sposano molto meglio con le nebbie dell'autunno o i geli dell'inverno, piuttosto che con i pomeriggi "troppo azzurri/troppo lunghi" della bella stagione. Eppure, per esempio in "Futuro distopico", seguendo gli arrangiamenti sempre stimolanti e attentissimi nel suono di Gabriele Moschini, ben presto ci si accorge di come le tenebre, o per meglio dire il buio, lo si può trovare anche, se non soprattutto, in piena luce. Ricalcando quindi l'immortale frase di Goethe, con "Decadent Symphonies of the Second Millennium" si esplorano giustappunto gli angoli residuali del nostro animo, quelli che preferiamo, forse per paura forse per vergogna, celare alla vista altrui ma che, proprio per questo motivo, sono molto più interessanti. Dal punto di vista squisitamente musicale, come precedentemente ricordato, M.O.S. realizza un disco poderoso, certamente sperimentale e di non semplice fruizione, ma che non rinuncia mai alla trovata ad effetto, all'arrangiamento ricercato e, infine, all'ideale sublime, per parlare in chiave filosofica. Ne consegue il fatto che "Decadent Symphonies of the Second Millennium" è un lungo viaggio negli oscuri meandri della nostra personalità: noi vi consigliamo di esplorarvi, perché ne vale la pena, anche al costo di perdere voi stessi

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