Il primo lavoro completo di Siher mostra un livello di maturazione espressiva non convenzionale. È un disco profondo e ragionato, organico e ben connesso al proprio interno. Tuttavia è anche interamente prodotto in cameretta, emerso da quintali di progetti FL Studio dispersi sul portatile, fatto in cuffia molto probabilmente la notte. Autenticamente lo-fi.
Ha dentro quel suono a metà tra hikikomori e hip-hop, un video che è un collage di anime giapponesi e dei beat perfetti per chillare: sembrerebbe cavalcare una wave oramai in progressiva affermazione pure da noi in Italia, ma si sente in ogni nota la spontaneità di questo album, che non ha alcun interesse in fighettismi e roba modaiola di nessun genere.
Se state cercando produttori italiani nati veramente come muschio sui propri pc, senza anni di formazione in scuole di musica e senza troppe menate concettuali, armati solo di musica croccante che è quello che deve essere e nient'altro, avete trovato Siher.
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