Dorian Once Again
Soundtracks 2019 - Strumentale, Elettronica, Dark

Soundtracks
25/01/2020 - 12:44 Scritto da Sergio Sciambra

Fra orchestrazioni neoclassiche e synthwave, un album di appunti per colonne sonore con alti e bassi

Volendo procedere per metafore, ‘Soundtracks’ di Dorian Once Again è una sorta di pendolo che oscilla fra il neoclassico di ’Fino alla fine’ o ’Epopea’, con pianoforte a condurre, un’armatura di orchestrazioni, e la synthwave scura e claustrofobica di ’Low’ e ’Delirio notturno’. In mezzo, una serie di varianti possibili dell’incrocio fra sintetizzatori, glitch, ritmiche meccaniche, archi, pianoforte, dalle orchestrazioni accentate da bordate anni ‘80 di ’Attesa spasmodica’, a quelle sostenute da ritmiche marziali (a onor del vero un po’ fuori fuoco) di ’Low. Compresa la delirante ’Quattro passi dalla follia’’, cantilena di synth arabeggiante tutta trilli e glide (un po’ come in alcune produzioni dei ’CCCP’), che digrada in un dolce intermezzo di piano e ci regala, proprio in apertura, il momento migliore del disco. A poca distanza da ’Delirio notturno’, una carrellata di glitch e ghirigori di sintetizzatore che racconta ben poco, se non qual è la strada che un compositore come Dorian forse dovrebbe evitare di prendere. ‘Soundtracks’ in effetti non è un album in cui succede molto; del resto i suoi intenti sono dichiarati già dal titolo, più orientato a brevi sketch di colonne sonore che alla costruzione di brani indipendenti con una loro narrativa ben definita. E’ proprio la regia lenta di pezzi cinematografici come ’eterno ritorno’ e ’respiro’ a farne degli ascolti di impatto pur nella loro discrezione, che forse è la qualità che più traspare dai momenti migliori del disco.

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