Il Minuscolo Abisso è il titolo del secondo disco di Danjlo, cantautore e producer napoletano che ci tiene a sottolineare quanto sia distante dai clichè della città partenopea: la sua è una Napoli senza mandolini, senza pizza (che tristezza) ma anche senza camorra, senza dialetto e senza rapine (ci mancherebbe altro). Più che altro l'artista si concentra sopratutto su se stesso, regalandoci uno spaccato della sua intimità in maniera sincera e originale.
Le sette tracce contenute in questo disco raccontano una realtà urban diversissima da quella che le mode degli ultimi anni hanno descritto (qualcuno ha detto Liberato?). Così ci troviamo ad ascoltare un prodotto davvero sorprendente, con il deep pop de Il Vestito a Fiori e l'energia incredibile sprigionata da Fai. Trip hop, hip hop ed elettronica si abbracciano alla grande e la varietà sonora di Danjlo si fa apprezzare tantissimo anche in brani come Il tempo verticale, una hit istantanea che per certi versi ci ricorda Neffa e per altri ci porta verso sentieri più freschi e contemporanei. Le spruzzate di r'nb piazzate qua e là nel disco rendono ancora più ricco questo minestrone delizioso (si ascolti la title-track), che riesce a muoversi e a danzare in mezzo ad un mare di influenze sonore senza fare una piega.
Il Minuscolo Abisso è un disco concepito per essere voce, suono, espressività, tutto elevato alla massima potenza.
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