Settemiglia
s/t 2006 - Rock, Pop, Indie

s/t

I sassaresi Settemiglia evidenziano nelle quattro canzoni che affidano al giudizio del mondo - e quindi, anche mio e vostro - l'influenza del rock Fm di stampo americano. Con delle precise coordinate temporali. Gli anni 80. No, non dovete pensare alla new wave, al free jazz punk inglese, ai cori russi e quant'altro abbia segnato l'immaginario di quel decennio. Ma anzi a ciò che oggi non è connotato come "anni 80" e che invece all'epoca costituiva buona parte del mainstream d'allora. Bisogna pensare al rock di gruppi come Reo Speedwagon, Foreigner, certo Brian Adams. Tradotto, un impianto compositivo decisamente e tradizionalmente rock, vestito di suoni leccati e confezionati, buoni per i quarantenni d'allora (i sessantenni di oggi), che in Italia potete recuperare nei dischi anni 80 di Vasco Rossi (da "Bollicine" in poi, dove non a caso era ospite Dodi Battaglia, il chitarrista dei Pooh, che vengono qui in taglio con pezzi come "Chi fermerà la musica?"), Graziano Romano, Steve Rogers Band. Tre canzoncine inutili, una carina, "Tutta la vita". Purtroppo, e spiace dirlo visto l'impegno profuso dalla band per la realizzazione di questo promo (come testimonia il comunicato stampa), tutto è fuori tempo massimo. Auguro ai Settemiglia di smentirmi coi fatti, con pile di copie vendute e urletti di fans, ma con questi suoni, che ammiccano al mainstream di 20 anni fa e non beneficiano in alcun modo di effetti nostalgia, non si va da nessuna parte.

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