Grace N Kaos
COLORI 2021 - Rock, Elettronica

COLORI
21/02/2022 - 17:32 Scritto da Stefano Gallone

Il nuovo album del quintetto rodigino prosegue un discorso di formato canzone pop rock ma inciampa nel già sentito a discapito di un talento compositivo evidente

Il percorso artistico del quintetto rodigino Grace N Kaos prosegue lungo il suo lucido e talentuoso cammino arrivando alla soglia del secondo album in studio con le idee chiare e tanti buonissimi propositi tra le mani. Peccato solo che, come risultato, un lavoro come Colori non aggiunga assolutamente nulla a un panorama radiofonico tricolore dove tocca scannarsi tra simili per tentare la scalata al successo o anche solo per puntare a un livello di considerazione globale che giustifichi sforzi, impegno e reale predisposizione alla realizzazione di un sogno.

Pur collocandosi abilmente sotto l'insegna di una concezione mainstream del dato sonoro assolutamente pregevole e degna di rispetto, se vista esclusivamente con il filtro del mercato, optando per una semplificazione complessiva di pari passo con capacità compositive ed esecutive indiscutibilmente degne di autorialità cantautoriali, i Grace N Kaos rischiano per davvero di disperdere un evidente tatto stilistico fatto di buone canzoni, ottimi arrangiamenti e coscienziosa capacità di stare in studio, facendo delle proprie idee sonore ulteriore carne da macello per emittenti audiovisive nazionalpopolari frettolose di passare la linea al prossimo fenomeno del momento.

Parliamoci chiaro: Colori è un buon album di canzoni pop rock, ma niente di più e niente di diverso da nulla che non sia già in circolazione da eoni anche – anzi soprattutto – tra le fila nostrane. Questo è il punto. Di conseguenza, conviene decidere da che parte scegliere di giocare le proprie carte. Se si preferisce continuare a gettarsi a capofitto nell'odierno marasma indistinto del formato canzone semplicisticamente sanremese – per quanto possa essere intriso di chitarre e tastiere in grado di conferire quella parvenza rock che rock, ad ogni modo, non è – lo si faccia con la consapevolezza di ritrovarsi in una gabbia di leoni affamati. Qualora il discorso personale, invece, sia semplicemente espressione di passione senza particolari aspettative, ben venga anche una discografia semplice, diretta e senza particolari fronzoli contenutistici.

Dalla parte critica della barricata, ad ogni modo, è un po' doloroso rendersi conto di un indiscutibile talento speso al servizio di una formula trita e ritrita che, probabilmente, non coinvolge più nemmeno le nuove generazioni. Strutture regolari e testi, spesso, troppo semplicistici – talvolta anche alquanto banali – non rendono giustizia a una manciata di realmente buone canzoni, disseminate lungo il corpo discografico con gran gusto melodico e personalizzazione della visione tematica portata avanti. Notevoli i momenti da ballad accorata e gli sprazzi ironici capaci di conferire senso di abbandono misto a gioia di vivere nonostante tutto – Levante, L'amore non esiste e Addio – ma si passa inosservati tra impostazioni 'radio friendly' e inutili ammiccamenti adolescenziali.

Magari a tanti piacerà così e sarà sempre un bene. Da questa parte, archiviamo alla voce 'occasione mancata'.

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