Ergonomia domestica è il nuovo album del musicista toscano Ance, che esce a nove anni dalla sua ultima pubblicazione. Come lo stesso autore dichiara e si può intuire dal titolo, il disco ruota attorno al tema "della casa e dell’abitare" in tutte le sue sfaccettature. Lo si può evincere anche dalla copertina dell’album, in cui vediamo Ance in vestaglia da casa godersi le comodità e le serenità casalinghe, con un fare quasi un po’ “drughesco”.
La casa però non è solo tranquillità e calore familiare bensì, metaforicamente, anche un po’ noi stessi, ovvero il luogo che si abita in tutti i momenti di crisi e difficoltà e forse l’unico che dobbiamo “riordinare” per ritrovare veramente un po' di serenità.
Dopo quattro album e un EP, Ance tira fuori un disco che in nove brani (più la cover del classico Everybody’s gotta live) alterna sonorità, stili e generi alquanto variegati come in fondo gli è sempre piaciuto fare. Si viaggia dal classic rock della title-track a momenti cantautorali di stampo sociale (per esempio “L’uomo non è sapiens”), dal blues puro di “Dannato blues” a morbide ballate e ancora a momenti funky come nel singolo di lancio “Anche se”. La voce è in primo piano e i testi, a volte ironici altre impegnati, sono riflessioni quotidiane e casalinghe su bisogni, aspirazioni e società.
Ergonomia domestica è un album dal sapore malinconico composto da brani che nonostante potessero scavare più a fondo sul piano musicale e testuale, scorrono e si lasciano ascoltare strappando anche qualche sorriso.
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