Niente da fare è il titolo del primo album di Luca Coi Baffi, cantautore originario di Valmontone con un piede nel punk e uno nella canzone d'autore. Il risultato di questo connubio altro non è che un disco di dodici tracce in cui sono presenti varie inclinazioni indie-rock, con l'itpop tipicamente capitolino a fare da background concreto ma alla giusta distanza.
E la traccia d'apertura è tutto un programma: "Roma" si muove su un arpeggio di chitarra che si lascia accompagnare da un cantato oscuro e malinconico, a tratti rabbioso, prima di abbandonarsi ad un riff nirvanesco che mischia gli anni Novanta al decennio appena passato. Subito dopo arriva la chitarra spagnoleggiante di "Sangue di stivali" a colorare l'atmosfera, prima di tornare ai toni malinconici e distorti di "Marisa" e a quelli dream-pop strumentali de "La casa del cane morto".
Originale e fresco, il sound di Luca Coi Baffi riporta in auge un modo di scrivere canzoni indie-rock che non guarda in faccia a nessuna moda e si alimenta di un'attitudine punk che era rimasta sepolta sotto la polvere del decennio zero. Questo debutto riassume tutto il lavoro di un progetto musicale partito ai tempi del liceo e confluito in un disco che maltratta la forma ed esalta lo stile, seguendo una strada tutta personale e poco incline a compromessi.
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