In attesa dell’uscita del suo nuovo progetto discografico, Kabo inganna l’attesa con Modì, un brano in cui un rap duro si unisce ad una svolta cantautoriale nel ritornello. Denuncia e delusione si uniscono tra di loro, in un impietoso racconto della società capitalista, insaziabile e nevrotica in cui viviamo.
I temi affrontati vanno dal lavoro all’amore, ma ormai non sembra più essere possibile trovare salvezza o nuove opportunità.
La melodia che accompagna la voce dell’artista è pulsante, intermittente, tra il battito regolare di un cuore e un respiro affannoso: l’effetto che si crea nelle strofe è interessante ed in grado di trasmettere l’urgenza provata da Kabo durante la scrittura. Meno d’impatto è il ritornello, dove le parole non riescono ad emergere del tutto nel ritmo più disteso nel quale si trovano immerse.
Nonostante una struttura non bilanciata al meglio, Modì, con il suo disincanto e la sua durezza, risulta comunque un pezzo convincente sin dai primi ascolti, in grado di rendere con le sue descrizioni dettagliate, accompagnate da metafore ed immagini definite, uno stato d’animo personale comprensibile e condivisibile.
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