Valak
MEMENTO MORI 2022 - Indie, Emo

MEMENTO MORI
10/06/2022 - 10:27 Scritto da Vittoria Brandoni

Autotune a cannone e ritornelli a squarciagola su riff di Garage Band, testi sull’heartbreak liceale e guantini a mezze dita: “Memento Mori” ha il sapore di una sigaretta fumata di nascosto dai tuoi.

Avrete sicuramente fatto caso ai progressivi, rapidi cambiamenti di una società post-emo rap, post-emo revival, e adesso anche post-La Sad. Ed avrete certamente intravisto loro: appollaiati alle fermate degli autobus, seduti a terra fuori dai licei, nei parchetti a provare a chiudere un hollie, gli emo sono più giovani e più numerosi di quanto non siano stati negli ultimi 10 anni. Sono anche emo in maniera differente, ben più legati agli Psicologi che ai Rites of Spring, fanno rete su TikTok e fanno musica su Soundcloud. I sentimenti, però, saranno gli stessi nei secoli: la “teen angst”, gli amori non corrisposti, il desiderio di trasgressione e quello ancor più forte di appartenere. Nel suo debutto Memento Mori, Valak ci offre il pacchetto completo. Autotune a cannone e ritornelli a squarciagola su riff di Garage Band, testi sull’heartbreak liceale e guantini a mezze dita: “Memento Mori” ha il sapore di una sigaretta fumata di nascosto dai tuoi. È acerbo ed amatoriale, la meccanicità delle chitarre e l’imprecisione della voce spesso ingombranti, ma non pretende di essere altro che imperfetto. Con ogni difetto e clichè che un disco di questa wave si porta intrinsecamente addosso, Valak riesce ad apparire genuino nella sua passione: “Il prossimo album sarà sicuramente migliore, di brutto”, mormora sopra un arpeggino midwest alla fine del brano di chiusura MORIRE, un istante dopo aver rigurgitato tutti i suoi sentimenti. Non è difficile immaginare che, chini a guardare lo stesso schermo, i giovani emo alla fermata dell’autobus stiano ascoltando proprio lui.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.