Elasi
Oasi Elasi 2022 - Pop, Elettronica

Oasi Elasi
18/06/2022 - 15:51 Scritto da Gabriele Vollaro

La nuova pelle di Elasi, pop elettronico ermetico

Elasi sta tracciando una discografia fatta di luoghi, o meglio di ambienti. Ecosistemi nel vero senso del termine, dove ogni elemento vivente e non è indispensabile alla vita del totale. E se i Campi Elasi erano sede di uno sprigionare impulsivo di energie quasi primordiali, raccolta di canzoni che splendevano di una brillantezza insperata, visto il periodo che si trovavano ad affrontare, Oasi Elasi suona come una rinascita che va aldilà della pura forma sonora.

Seguire un'artista così da vicino significa a volte perdersi la grandezza della sua crescita, perché la si percepisce come diluita nel tempo e nei vari passaggi che la caratterizzano. Dunque sarà meglio fare attenzione a non far passare in modo sotterraneo lo sviluppo sempre in avanti che l'arte di Elasi sta avendo. Cocoricò sembrava un singolo quasi estemporaneo, ma era in realtà l'anello di congiunzione tra i due ep, e concettualmente parlando una condizione climatica necessaria per creare un ponte.

Oasi Elasi dimostra come la musica pop possa essere veicolo incredibile di una narrativa precisa, che unisce suono elettronico e analogico alle parole, mai regine egemoni. Se hai il dono della sintesi non c'è bisogno di alcuno spiegone di sorta, bastano pochi versi e la precisione di un chirurgo per catturare gli spigoli davvero necessari di un'idea narrativa da cui trarre poche gocce. Oasi e Samsara sono il perfetto esempio di questo approccio. Accompagnata prima dalla voce di Meryen Aboulouafa e poi dalla mano produttiva di Populous Elasi delinea ci parla del crinale su cui siamo, ripidissimo, tra la speranza di cambiare e l'apocalisse.

In questo senso l'oasi sembra quasi essere un luogo mentale dove andarsi a rifugiare, a caricare il corpo e la mente per avere la forza di affrontare il mondo fuori, quello vero che sta crollando malamente. Sognare ma essere desti, entrare e uscire in continuazione, cercare il contatto. La ricetta sta nella ricerca di suoni, nella rete culturale che sta rendendo la musica di Elasi sempre più preziosa, in esplorazione verso atmosfere rarefatte e delicate in modo commovente. Un momento si è immersi nei versi di Eva de Marce, ma basta aspettare un minuto per godere dell'arrivo della cassa, del tessuto elettronico che ci invita a ballare sul disastro. A tempo con quel muovere leggero di mai, connessi con quel sorriso ironico ma non troppo.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.