'Na scarpa e' na ciavatta di Cicalone è senza dubbio un disco molto divertito con pezzi quali Sei proprio bella che si segnalano per arrangiamenti seppur semplici di una buona efficacia. L'impressione, infatti, è che il cantautore romano, anzi "romanaccio" come egli stesso si definisce, non abbia alcun timore a esprimersi per quel che è: ovvero un ragazzo innamorato della sua città, della sua tradizione e delle sue canzoni, senza alcuna preoccupazione di, magari, poter risultare un po' fuori tempo massimo.
Già perché la Roma immortalata in questo disco, al netto delle buone intenzioni e dall'attitudine molto divertita di Cicalone, è un po' una capitale da cartolina, dove i luoghi comuni, francamente, si sprecano e dove pare essere rimasto tutto fermo, o quasi, al 1980 o giù di lì. Tuttavia questo, che a parer mio è, senza dubbi, un difetto nell'ideazione dell'intero album, alla fine è perfettamente coerente: Cicalone non ha intenzione di rinnovare una tradizione ma, più semplicemente, di abbeverarsi a questa "viva fonte", giocando a schizzare con l'acqua tutti quelli che gli stanno intorno.
Un disco quindi leggero, che rischia di diventare leggerino non appena ci si distrae un attimo: un po' come quelle stagioni in cui pur dopo un'ottima partenza, la Roma si trasforma da, giustappunto, Roma a Rometta.
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