Peppa Marriti Band
Rockarbëresh 2005 - Rock, Etnico

Rockarbëresh
21/09/2006 Scritto da Pseudo

Dopo la Spasulati Band, torna nel mio lettore l'arbëresh, l'albanese arcaico parlato – oltre che in altre limitate isole linguistiche – a Santa Sofia d'Epiro, provincia di Cosenza. E da quelle parti devono davvero divertirsi molto, visto che la qualità dell'offerta musicale è dignitosa e divertente – e che un'etichetta, la Radio Epiro, ci mette buona volontà per farla venir fuori, quella musica.

Con la Peppa Marriti Band si cambia di molto genere rispetto a quanto sentito finora provenire da quelle parti, virando verso un rock di chiara ibridazione balcanica che si fa forte dei tipici elementi del genere: dall'uso del violino agli arrangiamenti che – a ben ascoltare - guardano più al folk che al rock. Ad un combat-folk - solo in parte debitore alle tante band italiane che si muovono in quell'ambito, dai Ratti alla Bandabardò - che in quanto tale si fa genuino portatore delle tematiche più varie: dalle istanze delle minoranze veicolate dai versi dedicati all'emigrazione e a scottanti tematiche balcaniche ("E para", "Ohj Manu Chao!"), fino ad allusioni più introspettive e vere e proprie ballate ("E para", "Nat Dit") passando per sonorità tradizionali ("Vjershet", il miglior arrangiamento del disco). Non mancano episodi sopra la media ("Ruajta", piccolo concentrato di disperazione), pezzi divertenti da vera festa di piazza ("Shkò mbë shpi baby", che pare Eagle Eye Cherry in jam coi Negrita o "Shahàli", spassosa) ed anche qualche leggera divagazione velata di dark ("Vaite", bellissima).

Insomma: un onestissimo ed efficace etno-rock che – ben incastonato e giudicato nel genere cui appartiene – non sfigura ma anzi va a piazzarsi sopra la media, con l'asso di aver nella propria tastiera qualche efficace possibilità di variazione. E col valore aggiunto di una lingua affascinante e ormai fuori dal tempo.

Nulla di più, sia chiaro. Ma neanche nulla di meno.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.