I Tarumba
Terra Di Magia 2006 - Etnico

Terra Di Magia

Non è vero che la musica popolare italiana sia un capriccio del momento: c’era chi portava l’arte della pizzica persino sui palchi dei festival di parco Lambro a metà anni ’70, e i giovani proletari, tra profondi momenti di riflessione sul libretto rosso di Mao e infuocate assemblee, riuscivano pure a divertirsi. E non è vero neanche che certi ritmi siano un patrimonio esclusivo del Salento o della Campania: si suona la taranta anche in Basilicata e, a quanto pare, è una tradizione ormai consolidata nel tempo.

Quella stessa tradizione che I Tarumba, lucani, appunto, si sono messi a inseguire, restituendo in poco meno di mezz’ora di questo “Terra Di Magia” il loro sapere, fatto di un mondo arcaico ancora presente attraverso le sue gioie, ma anche con i dolori di quella vita il cui ricordo è ormai perso nei secoli. Memoria, tanto per farla breve, intersecata da nove canti arricchiti da sonorità particolari e una strumentazione non comune, con i suoi “strani” attrezzi recuperati chissà dove (che dire del cubba cubba?).

Neotarantismo a manetta con i suoi ritmi ossessivi, ai quali non rimane altro che evocare danze e affannosi respiri trance, senza dimenticare che c’è tempo anche per altro, come dimostra “Naca a’ vint”, nient’altro che una delicata ninna nanna. Ne esce fuori un disco interessante, come minimo da scoprire.

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