Sterbus con Solar Barbecue non le manda certo a dire, ma anzi, va dritto al punto. Questo disco infatti è come se rappresentasse la quintessenza dell'unione tra il punk e il progressive, senza alcuna distrazione tutt'intorno. Ecco perché i pezzi qui contenuti sono tanto dritti e affilati, perché non hanno tempo, ma neppure voglia, di avere troppi fronzoli e quando ce li hanno sono talmente complessi e arzigogolati, ma in senso positivo, he uno ci si può perdere dentro.
Come, ad esempio, è successo a me, per altro con grande piacere nel farlo, per una traccia come "Razor Legs" che, almeno a mio avviso, può rappresentare bene una sorta di canzone-manifesto dell'intero progetto musicale che, neppure a farlo apposta, mi è piaciuto un botto.
"Sono cresciuto ascoltando Frank Zappa, quindi sin da bambino ho visto la musica strumentale come qualcosa con cui giocare, divertente e spassosa come il sorriso che ti stampa in faccia un cartone di Tom & Jerry. Quando ho iniziato a suonare e scrivere i miei brani, ho sempre pensato a canzoni come queste, con diverse sezioni diverse, colpi di scena, piccole citazioni dei miei eroi musicali, arrangiamenti giocosi per ogni tipo di strumento concepibile: un film per le orecchie. I testi? “Tempo sprecato tra gli assoli".
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