Rock senza tempo con Francesco Costantini e Il Ponte della Pietra. Non saprei definire diversamente "Del nostro tempo", questo disco di rock tradizionale, rispettoso della tradizione, con buone orchestrazioni ma, soprattutto, recante un'impostazione generale e una filosofia di base che si comprende anche dopo la prima, singola, nota. Prendete come esempio di queste mie parole, me ne rendo conto al momento un poco sibilline e poi, spero presto, più chiaro, un pezzo come "L'orco". L'orco è la canzone a mio avviso manifesto di questo Del nostro tempo, ovvero una traccia in cui l'afflato rock è evidentissimo e dove il testo è forte e potente.
Intendiamoci: avrei preferito una maggiore spinta negli arrangiamenti, anche perché la presenza de Il Ponte della Pietra poteva riservare qualche sorpresa in più. Tuttavia, seppur nell'elementarità, a volte, di queste scelte, tutte quante sono sempre dettate dal buon gusto e, giustappunto, dal rispetto delle tradizione. Un disco insomma senza troppe asperità, un placido viaggio nel rock tradizionale, con tante bune intenzioni e poche, anzi pochissime, sorprese.
Rimane comunque un gusto piacevole nell'assaporare Del nostro tempo: di sicuro forte si percepisce la grande, grandissima passione nel fare musica da parte di Francesco Costantini. E, almeno a questo giro, tanto mi basta per ritenermi, placidamente, soddisfatto.
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