Quartieri popolari, palazzoni in cemento e hip hop per le strade di Napoli. Nettare è il primo ep di Nuken, un rapper esordiente che racconta la sua città con barre serrate e beat martellanti.
Drum machine dai colpi secchi ci portano tra le strade del Bronx di fine anno Ottanta. È rap crudo, produzioni indipendenti che gridano sulle nostre orecchie come i truck in uno skatepark. Si sente il Wu-Tang Clan, i ragazzi cresciuti in fretta con la bandana in testa che invadono le strade di Napoli. La città è sullo sfondo di tutti brani, ma in Alveare – ricca di contaminazioni r’n’b e jazz – diventa la protagonista tra le parole in dialetto. È la canzone migliore dell’ep. Nuken non ci racconta la sua vita, ce la fa vivere in prima persona.
La chiusura è delicata, grazie a un featuring con frvncwsca che fa qui la sua prima apparizione. I due parlano e si scontrano, ma lei non si lascia schiacciare dagli incastri cadenzati di Nuken. Insieme sono bianco e nero, Ying e Yang e chiudono un primo lavoro che ha ancora bisogno di trovare la propria identità, ma è già sulla giusta strada.
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