Una chitarra elettrica pizzicata e un testo che trasuda sentimentalismo. Basta questo per realizzare Crescere, il nuovo singolo di Gero Riggio. È un grande viaggio, la storia della vita che ognuno di noi deve affrontare, riprendendo un pop orchestrale nello stile di Marco Mengoni.
Dalle note della chitarra inizia a strabordare un'armonia. Delay e riverberi intessono una fitta rete di accordi che si incastrano in una progressione melodiosa. Qui il testo si fa ancora più dolce, affrontando le difficoltà riassumendole in una sola grande formula: "si chiama crescere". Cresce anche il ritmo della canzone, con la parte strumentale che si allarga, inglobando sempre più elementi, dall'elettronica agli archi. È un'orchestra che si muove con il cantante siciliano.
Il primo disco di Gero Riggio è del 2009 e da allora ha pubblicato due album e molti singoli. Si sente che la composizione e la produzione sono di qualcuno che non ha iniziato a suonare da poco. Questo anche grazie all'aiuto di Carioca Records. Una singolo ben realizzato. Avrebbe potuto offrire una lettura in più sul grande tema dello scorrere del tempo, ma Gero Riggio ha deciso di giocare in casa.
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