Quando tutto sembra andare avanti per inerzia e i sogni di un tempo cominciano a sbiadire, non sempre tutto è da dare per scontato. A volte, nelle condizioni più impensabili - come l’intero globo immobilizzato da una pandemia - la musica può tornare ad illuminare una vita, anche Con Gentilezza.
È questo il nome del disco dei Mondo Bobo, gruppo toscano nato attorno al progetto di Paolo Benedetti, affiancato da Dario Gentili e Fabio Fantozzi: un lavoro che nasce dalla pura necessità di trovare una nuova dimensione alla propria sensibilità e al proprio percorso artistico.
Piedi in terra, il primo brano che si incontra una volta iniziato l’ascolto, introduce con un intero minuto solo strumentale il sound della band, un hard rock graffiante ma mai caotico, modulato nella sua esplosività. Arriva poi a completare la presentazione anche il cantato, con cui si comincia a delineare l’immaginario che legherà i brani: frasi, parole, ricordi, sogni, che appaiono incollati tra di loro quasi come un collage multiforme.
La voglia di farsi ascoltare, di uscire dopo tanto tempo alla luce, è evidente in pezzi come Uomo a una dimensione, critica mirata a determinati stati esistenziali, o Kintsugi, una delle canzoni più interessanti grazie al suo testo evocativo.
Anche se il manifesto della band dovrebbe trovarsi nel brano che prende da loro il nome, Mondo Bobo, non è così: infatti, non riesce a risultare convincente, a differenza di Fuori Controllo che, grazie al suo refrain “né stati, né padroni, né schiavi, né religioni”, risulta una presa di posizione più netta. Non mancano strade distorte e dai ritmi avvolgenti, come nel caso di Andrà tutto bene.
Con Gentilezza non è un disco impulsivo. Nasce dal desiderio ma allo stesso tempo dalla consapevolezza portata da una vita che non è sempre riuscita a coincidere con un percorso musicale; ogni parola ed ogni nota sono pesate con la dovuta attenzione.
Mai banale, non sempre riesce a trasmettere la forza delle emozioni sviluppatesi in fase di scrittura, ma trova un punto d’incontro tra interessanti sfumature rock e il bisogno di raccontare la propria storia.
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