Frontiera
Sulle impronte dei giganti 2005 - Rock, Punk

Sulle impronte dei giganti

Ci saranno altre sere come questa?

Ci saranno altre epoche come quella?

La scena punk hardcore italiana ha senso di esistere ancora?

Rispondete a queste 3 domande e otterrete la recensione del disco nuovo dei Frontiera. E anche voi sarete “Pseudo-Giornalisti per un giorno”. Per carità nessuno tocchi i Kina e la loro storia, né tantomeno Alberto, Robertino e Sergio e la loro frontiera, ma ne è passato di tempo. La crescita è zero come i capelli del mio amico Claudio, ma la capacità di creare rumore è forte. Lì non ci piove. E non ci sono nemmeno ombrelli per proteggersi dalle schitarrate spedite sui bridge prima che il ritornello mezzo-nostalgico entri a far la sua parte. Tututututututut-t-t-t-tututuuaaah tumtutut-t-t-t-t-t-t-t-t-t-t-t-t-t-t-t-t-tuuaaaaaaah. E poi frasetta ad effetto (20 anni fa) e daccapo. Certo un gruppo così dovrebbero studiarselo quei quattro moscerini dei Finley e i loro amici di birra (o Coca Cola?). C’è da imparare. Per questo lo definiremo “disco da cattedra”, cioè che insegna qualcosina più che sconvolgere. Prendendole così le 5 tracce di “Sulle Impronte dei Giganti” hanno il loro esito costruttivo. Frontiera è un trio di cazzuti ancora alla ricerca di un solo momento per credere e ricominciare. Capito come stanno questi?

Bene, fermi, ma bene. Batteria spaccata dalle solite due esili bacchette, pagine dello stesso giornale girate e riempite, e amore. Ma non è il 1982. L’incolmabile bisogno di raccontare è comprensibile ma non rompetemi il cazzo se considero questo disco: vecchio. Nel senso di attempato. In più il cantante, che non fa Paul “H.R.” Hudson di nome, si astiene dall’utilizzo della sua forza per marcare il “nuovo”. Appunto perché quella è un’energia che difficilmente si trova nei tabaccai all’uscita del metrò o nelle mutandine trasparenti di una sconosciuta. Per cui resta la lezione dottrinale per la classe di addetti al settore e un regalo all’underground punk hardcore di tarda data. E smettetela di farvi domande che la risposta è nel vostro stesso stupido quesito. O quasi.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.