MAGICOMAGGIO
Cartoline dall'esilio - Vol. III 2023 - Cantautoriale, Rock d'autore

Cartoline dall'esilio - Vol. III
13/10/2023 - 16:36 Scritto da vanninifrancesco

Tutto il peggio della guerra senza filtro, senza giornalismo, senza retorica e senza filosofia. Si sente il profumo della polvere da sparo e della morte in giro per le cittĂ .

Cartoline dall'esilio - vol. III è l'ultimo lavoro di MAGICOMAGGIO, artista lombardo di cui non ci è dato si sapere altro dalla sua bio sul nostro portale.

Si tratta di una raccolta di nove brani in stile pop rock cantautoriale, un concept album contro la guerra.

Si parte con il sound spigolo e nudo de IL MODO MIGLIORE (si vis pacem para bellum). Batteria essenziale e groovosa con un basso che ne doppia la gran cassa, chitarra ritmica distorta e poche tracce di sviluppo arrangiativo.

INFERNO ha un sound più acustico con chitarre acustiche molto fitte, ottime a sottolineare un testo molto ricco. Il sound si alleggerisce in un ritornello molto melodico che fa da contrasto con dei versi sempre più crudi e diretti.

BANDIERA torna a lambire lidi elettrici con due chitarre distorte in bella vista che vengono imprigionate in una "versione bellica" di "Che sarà" dei Ricchi e Poveri. Ancora un testo diretto che spinge sull'acceleratore e ancora una volta va in aperto contrasto con una melodia nazionalpopolarissima. Un gioco retorico che si rivela ben funzionante ma che può rischiare di scoppiare tra mani non tanto avvezze all'ironia.

NEBBIA OSCURA ha un bell'intro di pianoforte e archi su cui si poggia un canto di accusa e disincanto. L'arrangiamento prosegue per somma di strumenti che completano l'ambient con gusto e rispettando stavolta su tutti i livelli l'atmosfera triste e dimessa.

FIGLIO parte su un arpeggio minore di chitarra acustica da cui si alza un canto lacerato dal dolore, una canzone che mette i brividi per la profondità dell'interpretazione vocale e per il testo, ancora una volta puntuale e ficcante.

STATO DI SHOCK segna un'accelerazione, un cambio di passo dopo un momento topico. Si torna alle sonorità del primo brano, un'intenzione rock nella descrizione, nella rappresentazione di mille elementi di guerra, di un esercito che entra in una città e distrugge la bolla sicura di una popolazione civile.

TRINCEA gioca con un intro di pianoforte che resta in bilico armonicamente tra il maggiore ed il minore in cui la voce si arrampica con qualche difficoltà. Una cartolina dalla sabbia di una trincea, l'insicurezza di tutto, tranne del giorno del ritorno dalla propria amata, della fine della guerra festeggiata per strada.

TRENO GENTILE dall'andamento country, il sentore della guerra che arriva nel fischio di un aereo, il botto e il buio. Poi seminterrati in cui nascondersi, ferite gravi, pane che finisce...un altro racconto crudo, totalmente spogliato di retorica, affilato come uno stiletto che buca e rigira dentro il cuore.

NINNA NANNA DELLA GUERRA chiude il disco con la famigerata omonima composizione poetica di Trilussa, nuda, sincera, lucida, emozionata.

In conclusione Cartoline dall'esilio - vol III è il racconto puntuale di una guerra, fuor da ogni logica di genere musicale, fuor da ogni linea giornalistica. Racconta con dovizia di particolari l'orrore, prendendosi il lusso anche di essere ironico e sarcastico, togliendoci di dosso ogni maschera di ipocrisia e costringendoci a guardare dentro l'illogicità di questa aberrazione del pensiero umano: la guerra.

Un disco il cui ascolto è avvincente e convince canzone dopo canzone anche grazie a dei testi di incredibile qualità, capaci contemporaneamente di farci sospendere ogni giudizio e, interiormente di renderci sicuri che non si può essere complici di nessuna guerra.
Un piccolo capolavoro autoprodotto che merita tutta l'attenzione possibile e che va maneggiato con prudenza ma senza paura.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.