aiSongs, come si intuisce immediatamente dal titolo, è un "campo di battaglia", anzi per meglio dire di discussione in musica in cui i Brave New Worlds, a suon di progressive rock, si gettano, bisogna dire con un pizzico di incoscienza ma anche con tanto coraggio, nel gran dibattitto a proposito delle intelligenze artificiali e del loro utilizzo, e pericoli, nella nostra società. Ne viene fuori un disco ricchissimo e stratificato, come nella migliore tradizione della band romana che grazie a un riuscito mix di progressive rock con intarsi di elettronica, ci dona un vero e proprio viaggio attraverso temi, oltremodo capitali, come l'ecologio, la solitudine, l'emigrazione, l'alienazione e compagnia cantante.
Di questo vero e proprio calderone, e di idee e di suoni, scaturiscono piccole/grandi gemme, come "Children of Tomorrow", a mio avviso, un gran pezzo che incarna appieno lo spirito e la filosofia di questo album. Album che, vorrei sottolineare, non è sempre così coeso e riuscito o, per meglio dire, così tanto focalizzato. Alle volte, ed è il caso di una manciata nella prima parte di "aiSongs", i plurimi rimandi, i tanti temi trattati, i numerosi piani di analisi finiscono per "sdilinquire" un po' la canzone, che perde sia di forma come di sostanza.
Quando però, ed è la maggioranza delle volte, le due cose vanno a braccetto ne vengono fuori delle tracce potenti e intriganti, che hanno bisogno di tempo e attenzione per essere fruite appieno ma che vi daranno grande soddisfazione. Specie se siete esseri umani e non intelligenze artificiali, naturalmente.
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