I Punkaos fanno punk-rock melodico come molte altre band in Italia che seguono la scia di Nofx, Bad Religion e di gruppi italiani come Persiana Jones e Punkreas. Niente di nuovo ma a loro piace così. E anche a noi se alla fine esce fuori un sound che, pur non avendo idee innovative, trasmette sensazioni piacevoli, diverte e lascia allegramente saltellare, comunicando anche attraverso testi impegnati. Ma non sempre l’ascolto del cd regge questa considerazione. Ci sono alcuni momenti calanti e pezzi non particolarmente belli ed entusiasmanti (bene fino alla quarta traccia, poi alti e bassi), anche se l’ingrediente giusto, i Punkaos, sembrano averlo trovato: l’uso del sax e l’innesto ska (“Tg punk” e “La grande rivolta”) è la carta vincente che permette di diversificare un lavoro che avrebbe potuto peccare di monotonia. Se si investe su questo magari in futuro potrebbe uscire fuori qualcosa di travolgente.
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