Che male c’è se non trovi nulla da recriminare? Nessun delitto sporca le mani a questo quartetto ska trevisano, che al grido di “Festa e casin” si impone con un buon disco agli amanti del genere. Seppur i testi, vagamente demenziali, lascino diffidenti su tematiche e lessico piuttosto "approssimativi" (se parlassi di "banalità" si incazzerebbero di sicuro), tutto in fondo si ricollega in modo genuino e ritmico ad un impianto strumentale assolutamente meno scontato ed arrangiato di come talvolta il genere possa lasciar pensare. Digressioni funky ed accenni più propriamente rock contornano un percorso lineare nell’intento ska, ma pur sempre attento a strutture multietniche e spinte fino alle orecchie più diffidenti. L’allegria e le vibrazioni in levare tipiche ci sono tutte. La voce pecca spingendoti allo stop, ma resisti e alla fine ti ripaga un buon giro d’8 tracce che non mancheranno negli almanacchi della tradizione ska italiana.
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