Three in one gentleman suit
We Build Today 2008 - Rock, Indie, Post-Rock

We Build Today

I Three In One Gentleman Suit sono uno dei segreti meglio custoditi della scena indipendente italiana, nonostante l'enorme numero di concerti in giro per l'Italia e l'Europa. Un fatto che, a pensarci bene, è uno scandalo vergognoso. Che speriamo venga cancellato con questo nuovo "We Built Today".

E diciamolo subito, allora. I Tiogs hanno inciso il loro capolavoro. "We Built Today" è un album sorprendente. Per la qualità di scrittura. Per l'abilità di rileggere il passato – certo indie rock degli anni Novanta – con la spensieratezza di chi non ha nulla da dimostrare, se non di saper produrre grandi canzoni rock. Per la capacità di sdoganare la dissonanza senza perdere d'occhio l'accessibilità. Noise per le masse, dunque. Senza che questo suoni come una bestemmia.

Ciò che davvero colpisce è il mosaico che nel corso degli anni il trio proveniente dall'Emilia Romagna è riuscito a comporre. Col primo cd la band sfoderava uno dei migliori lavori post rock del periodo, pur con tutti i debiti stilistici che l'ottimo Paolo Polacchini (bassista e cantante del trio) doveva alle corde vocali di Geoff Farina dei Karate. Col seguente "Some New Strategies" i Tiogs prendevano il prozac e spingevano l'acceleratore. Più impatto, più distorsioni, più acrobazie ritmiche. Oggi "We Built Today" completa la quadratura del cerchio. E spacca alla grande, grazie a un pugno di canzoni che fanno piazza pulita di tutte le influenze passate e tonificano la vena creativa del gruppo neanche si trattasse di aspirina. "Torn Hidden Lost" e il suo assalto melodico. L'ossessiva ballata robotica di "Season". La delicatezza acustica di "No Beginning" e il contrappunto indie rock di "No End".

Per tutta la durata dell'album colpisce la maturità raggiunta dall'interpretazione di Polacchini, la poderosa inventiva armonica del chitarrista Giorgio Borgatti, il vigore tribale del batterista Federico Alberghini. Ciò che hanno costruito oggi i Tiogs, insomma, è qualcosa di notevole. Vitale. Una carica di urgenza rock e passione sonica che non sentivamo dai tempi gloriosi degli Unwound. O degli Shipping News. E scusate se è poco.

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