I Carried Out purtroppo si muovono in territori dove fare qualcosa di nuovo è assai difficile. L'hardcore melodico è un'alchimia di cui ormai troppi conoscono la formula. Così la spiaggia californiana non è più una meta per pochi ma un luogo affollato in modo asfissiante da tipi quasi-punk-ma-non-proprio-punk. E quello che resta come al solito è una generica piattezza povera di varianti; troppo uguali, che a confondere il numero degli addenti avresti sempre lo stesso risultato. Troppo uguali.
È vero comunque che con i Carried Out la cosa si piega leggermente in meglio. I suoni di questo primo "Roots of Chemistry" tentano in modo consapevole di allontanare il baricentro hardcore da confini troppo happy. Spunti melodici e tracce appena più pompate si amalgano in una sequenza di cinque pezzi in cui cambi umori ed opinioni.
Il gruppo bolognese musicalmente sa farci, si vede nelle prime canzoni. La registrazione del disco non aiuta, e quello che resta a conti fatti di questo lavoro è un'opinione senza sale, in attesa che le loro scelte prendano forma su qualcosa di più cazzuto e compatto.
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