Molto inglesi, voce nasale che ricorda a tratti gli Oasis ed a tratti i Placebo, i Temple of Deimos si fanno avanti con questo "Damage" ed i suoi venti minuti di rock molto semplice e scarno.
"Damage" mira ad ottenere il massimo col minimo sforzo, pezzi pop a muso duro, materiale da MTV in attesa di produzione ed arrangiamenti da major. Nel complesso un buon feeling, grazie alla buona performance del cantante ed alla scrittura risaputa ma efficace.
Direi che al gruppo mancano una manciata di brani capaci di attecchire velocemente, una maggior padronanza della strumentazione e delle proprie possibilità, una passata di lucido al tutto e poi sono pronti per la ressa. Li aspettiamo al varco.
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