Gli Ilona Overdrive escono con l'ep "Shut up!". Sono sei tracce di rockettone alternative-grunge anni '90 con cadute libere crossover. La cantante Ransie, provocante e ossigenata geisha, me la immagino sul palco che ride satanica, sputa i suoi fuck, grida di giubili isterici e indica con l'indice il pubblico. Sound molto east cost che raggiunge qualche picco noise alla Sonic Youth o smantellate alla Deftones. L'interpretazione vocale resta l'elemento più interessante del disco, che ora come ora non lascia granché su cui sognare, è piatto, un impianto già sentito su cui s'innestano guizzi di vita power pop, come le canzoni che servono da sigla o gli stacchi in tv. La band Ilona Overdrive non mi colpisce, anche se dopotutto m'incuriosisce, e me la vedo proprio ai concorsi rock, in un video musicale, insomma, potrebbe piacere e bucare gli schermi e i palchi, con la sua immagine così porno/ribelle e i suoi pezzi così facilmente memorabili. Se solo "Shut up!" fosse meno prevedibile però, oltre che le teste, farebbero scuotere anche gli animi.
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