Facciamo i conti. Facciamo i conti con i Vidra: un Ep, "Conti su conti", cinque pezzi, testi scritti dalla grande voce (e anche poetessa) Antonella Gigantino, musiche scritte dal tastierista Francesco Fecondo, e arrangiate dallo stesso e da Alessandro Farace. Le melodie virano dalla canzone citazionista ad un pop introspettivo, passando per i toni noir e drammatici di Rachele Bastreghi, i bassi profondi e mascolini sui colori di Fiorella Mannoia e, talvolta, l'istrionismo plastico di Renato Zero.
Le musiche corposamente elettro/new-wave, dai suoni sintetici alla batteria serpentina, si aprono in ritornelli epici, similari agli inni pop-wave e orchestrali dei Baustelle. O si chiudono in fremiti di chitarre rock esperte. I Vidra danno l'impressione di essere maturi. Mature sono le composizioni dei pezzi e sostanziosi sono i testi, che raccontano di inquietudine intellettuale e di malattia dell'anima, senza mai cadere in patetismi. Sono canzoni piene di bei contrasti, di un'enfasi scura e viva ma mai letale, che rimane sulle linee leggere del pop. E' un buon progetto, che non è scontato e che ci si può permettere di ascoltare al massimo volume senza rimanere delusi.
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