A dog to a rabbit
a dog to a rabbit 2010 - Rock, Indie

a dog to a rabbit

Mentre scrivo attendo che la polizia arrivi.

Li ho chiamati io perchè i tizi del locale assai losco che ho sotto casa si comportano male e sono autori di schiamazzi notturni fastidiosissimi e oggi, nella fattispecie, sono arrivati a sfiorare la rissa tra di loro in ben due casi. Nel mentre cerco di ascoltare gli A dog to a rabbit: un cane che si rivolge a un coniglio. Le zanzare aumentano la mia irritazione.

Dunque questo cane e questo coniglio parlano in inglese e fanno da perfetta colonna sonora al nervosismo di questa serata: pure loro sono nervosi e tirati, li accompagna un bassone spesso distorto e bello cattivo, come piace a noi giovani che però durante la settimana vogliamo dormire e cerchiamo di non disturbare il prossimo.

Le chitarre sono proprio ben tagliate e vanno dal cheke-cheke che ci piace tanto per ballare, al groar di quando vogliamo il rock, quello duro, senza compromessi. C'è anche una batteria: lei risolverebbe le cose senza tanti giri di parole, altro che sbirri, giù botte e chi s'è visto s'è visto, però non è così ignorante e insomma sa tenersi a freno e analizzare le situazioni e, diciamo così, andarci coi piedi di piombo.

Il cane e il coniglio continuano dunque a dialogare, sempre sorretti da quel ritmo portante che non li fa ammosciare, nemmeno quando ricordano gli U2 (la title-track), che anzi degli U2 così... U2 non li sentivamo da "October". Poi il cane fa la voce grossa e ricorda tanti cantanti che ci sono piaciuti, primo fra tutti il compianto Layne Staley.

Ecco la polizia, voci concitate, guardo dalla finestra, gente che mi indica. È un attimo. Gli sbirri mi sono addosso, in casa mia, sequestrano i quantitativi di cui sono in possesso e mi portano via per disturbo della quiete pubblica.

Hai voglia a spiegare al giudice che era tutta colpa di un cane che parla con un coniglio.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.