DESCRIZIONE
Quei rami d'argento sembrano accomodare
perle nervose nel loro luccicare
un attimo benigno rubato al tempo maligno
sviluppò:
bianche, soffici mani fatate che accolgono petali ridenti
candide, solitarie, inzuppate d'estro bollente
Così come per scambio solidale quelle dita
lasciarono lieve la presa
che maestosa si posò
su superficie argentea
e i petali carezzavano le perle danzando e sprigionando
umore violaceo che denso bussava, spesso penetrando di violenza
E non sospiri di vento, non intuizione divina
fu essenza di quell'atto
E nonostante l'immenso non avesse forma
tutto fu movimento e intreccio
corrispondenze rossastre, lente nel loro volare
e i petali carezzavano le perle danzando e sprigionando
umore violaceo che denso bussava, spesso penetrando di violenza
E non sospiri di vento, non intuizione divina
fu essenza di quell'atto
Fu così, seppur folle parvenza
che in quella notte luminosa io fui
io fui un petalo.
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L'articolo Mathì - Sospiri di Vento di Mathì è apparso su Rockit.it il 2016-04-04 20:03:54
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