10 canzoni sulla libertà di stampa

Il complesso rapporto tra musica e giornalismo è costellato di attriti, rivalità e litigate, ma c'è anche spazio per omaggi sinceri. Lo celebriamo con 10 canzoni, che vanno dalla rabbia di Guccini, Gaber e Venditti ai tributi per Ilaria Alpi e al coraggio degli inviati di guerra

Il 3 maggio è la Giornata internazionale della libertà di stampa, proclamata dall’Assemblea Generale dell’Onu nel 1993. Come festeggiare? Innanzitutto ricordando tutti quegli operatori dell’informazione che sono caduti in suo nome, senza dimenticare tutti quei giornalisti – e sono davvero tanti, troppi – che non riescono a esercitare la propria professione a causa di guerre, censure, leggi liberticide o minacce. Da parte nostra, tiriamo fuori una playlist a tema aggiungendo quel po' di leggerezza. Che è sempre meglio che lavorare.

Coma Cose – Golgota

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Il rap italiano – e non solo italiano, si presume – ha un gran bel rapporto con i giornalisti. Colpiti e, talvolta, affondati a forza di dissing. Vedi alla voce Fabri Fibra, Club Dogo, Rancore o J-Ax. Per rappresentare la meravigliosa saga “hip-hop vs. giornalisti”, abbiamo evocato i Coma Cose e il testo della loro Golgota, che descrive un’immaginaria (ma anche no) intervista: “Il giornalista mi fa un’intervista scomoda come il divano su cui me la fa. Mi chiede cosa penso della scena rap, gli rispondo sì, ma secondo te oggi Tupac farebbe trap? Siete meglio delle serie, voglio fare a gara a chi dice più fesserìe”. Potrebbe diventare uno sport olimpico. 

Stefano Corradino – Rosa bianca

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Stefano Corradino è un giornalista Rai, un blogger, un musicista per diletto e tanto altro. La scorsa primavera, Corradino ha pubblicato Note di cronaca, concept album composto da sette canzoni ispirate da altrettante storie di attualità, il cui ricavato è stato in parte destinato ad Amnesty International. La tracklist del disco comprende Rosa bianca, bel pezzo jazzy dedicato a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, uccisi in Somalia il 20 marzo 1994 in circostanze mai chiarite. All’ingresso della sede Rai di viale Mazzini, a Roma, trova spazio una scultura con una rosa bianca intitolata alla memoria della giornalista romana. Va bene tutto, ma la verità latita ancora.

Disagiati – Il giornalista

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Dietro al moniker DisAgiati si celano i nomi del cantautore Diego Ruggeri e del violoncellista Marco Remondini. Dai loro spartiti esce fuori una musica delicata, che sa di Francia e di cose semplici. Il giornalista racconta le imprese di un cronista di provincia che ama stare un po’ di qua e un po’ di là, attento a non calpestare troppo i piedi del politico di turno per non perdere i propri, miseri privilegi, un artigiano della notizia “poco incline al sacrificio ma, se ne traggo un beneficio son supino, ne convengo, al politico più attento”.  

Giorgio Gaber – Mi fa male il mondo

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Giorgio Gaber si è scagliato più o meno contro tutti e tutto, figurarsi se i giornalisti potevano mancare all’appello. Già in Io se fossi Dio, con l’aiuto di Sandro Luporini, aveva detto la sua sull’argomento, Mi fa male il mondo rincara la dose. Un’invettiva che non ha bisogno di commenti: “Mi fa male la stampa, mi fa male che qualcuno creda ancora che i giornalisti si occupino di informare la gente. I giornalisti, che vergogna! Cosa mettiamo oggi in prima pagina? Ma sì, un po’ di bambini stuprati, è un periodo che funzionano. Mi fanno male le loro facce presuntuose e spudorate, facce libere e indipendenti ma estremamente rispettose dei loro padroni, padroncini, facce da grandi missionari dell’informazione, che il giorno dopo guardano l’indice d’ascolto. Sì alla televisione, facce completamente a loro agio che si infilano le dita nelle orecchie e si grattano i coglioni. Sì, questi geniali opinionisti che gridano litigano, si insultano, sempre più trasgressivi. Questi coraggiosi leccaculo travestiti da ribelli. È questa libertà di informazione che mi fa vomitare”.

Rino Gaetano – Ping pong

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Rino Gaetano che legge il giornale. Che si chiede come mai un sagrestano voglia cambiare sesso e papa Wojtyla si accinga a sfidare Novella Calligaris. Notizie riportate da un immaginifico quotidiano, portatore sano di notizie bizzarre e inverosimili, che rimbalzano come una pallina da ping pong. Una canzone all’apparenza frivola, in realtà scritta, alla maniera di Rino Gaetano, per condannare la saturazione dell’informazione, che prima rimbalza da una parte all’altra e poi dimentica le notizie come si dimentica una qualsiasi partita di tennis tavolo tra amici.   

Francesco Guccini – L’avvelenata

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L’avvelenata, una dei brani più noti del canzoniere di Francesco Guccini, contiene una invettiva tremenda nei confronti del giornalista musicale Riccardo Bertoncelli, colpevole di aver stroncato, tra le pagine della rivista Gong, l’album Stanze di vita quotidiana: “Tanto ci sarà sempre, lo sapete, un musico fallito, un pio, un teorete, un Bertoncelli o un prete a sparare cazzate”. Tra i due, poi, scoppierà la pace, il maestrone si offrirà persino di non nominare più l’ex nemico nelle versioni live del brano, Bertoncelli rifiuterà l’offerta.

Juggy – Abbiamo Fede

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Juggy era lo pseudonimo di Anton Giulio Castagna, doppiatore scomparso prematuramente un paio di anni or sono. Tra un film e l’altro, Castagna, nel 1995, si inventò Par condicio, album pubblicato dalla Crime Squad in piena era protoberlusconiana. Il disco, al quale partecipò un giovane Neri Marcorè, era proprio incentrato sull’allora presidente del consiglio con annessa relativa corte dei miracoli. Abbiamo Fede è un divertente blog incentrato sulle imprese del giornalista embedded Emilio Fede, che all’epoca dirigeva da par suo il Tg4. Il finale ospita un campionamento tratto da I Feel Love di Donna Summer. Ed è sublime.  

Laundrette – Remondino

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È il 2000, la guerra nella ex Jugoslavia non si è del tutto spenta. I Tg continuano a riempire gli schermi di immagini terribili. E di giornalisti in prima linea intenti a raccontare l’orrore. I notiziari della Rai si servono spesso dell’inviato Ennio Remondino, noto per aver rivelato alcuni retroscena della loggia P2, causa di interrogazioni parlamentari e delle dimissioni dell’allora direttore del Tg1 Nuccio Fava. Ma il suo volto diventa popolare ai tempi del conflitto jugoslavo, tanto da ricevere una dedica dai Laundrette, che inseriscono Remondino come pezzo di apertura del loro album Concrete and Glass (a proposito: Nicolas Godin sei un copione!). Un disco votato al math-rock, oscuro come tutte le guerre.  

Ligabue – Il giorno di dolore che uno ha

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Una canzone che ha alle spalle una storia triste. Quella di Stefano Ronzani, giornalista e critico musicale del Mucchio Selvaggio, amico di Luciano Ligabue. Tutto parte da un vecchio testo che il musicista di Correggio decide di riadattare quando viene a sapere che Ronzani è stato minato da una grave malattia. Il brano è recapitato a Ronzani nel giorno del suo compleanno, lui ringrazia ma prega il suo autore di non tenerlo in un cassetto, di pubblicarlo. Preghiera esaudita: la canzone troverà spazio all’interno di Su e giù da un palco, uscito nel 1997, Ronzani, scomparso l’anno precedente, non avrà tempo e modo di ascoltarla nella versione definitiva.   

Antonello Venditti – Penna a sfera

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Un’altra invettiva, ma questa volta i protagonisti sono Antonello Venditti ed Enzo Caffarelli. Quest’ultimo, giornalista di punta di Ciao 2001, aveva osato criticare, dalle colonne del settimanale, il cantautore romano e il suo collega Francesco De Gregori, colpevoli di alloggiare in hotel di lusso, giocare a poker e festeggiare con coppe di champagne. Cose sconvenienti se sei un compagno. Venditti risponde con ironia e massacra Caffarelli: “Si tratterebbe di spubblicare, questo dice il direttore, un onesto e benvoluto cantautore, tanto per non fare un torto al professore. Solo due fotografie, magari in primo piano, mentre fa pipì oppure fa l'indiano, ma l'importante è calcare molto la mano”. Nel finale, la canzone descrive un Caffarelli pentito, che tenta di uccidere il suo direttore e finisce in una cella di prigione.

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L'articolo 10 canzoni sulla libertà di stampa di Giuseppe Catani è apparso su Rockit.it il 2023-05-03 10:30:00

Tag: playlist

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