25 anni di carriera. A me, che di anni ne ho 26, fa una certa stranezza pensare che la mia vita abbia camminato di pari passo a quella musicale di Carmen Consoli: qualche giorno prima del mio primo compleanno, lei, poco più che ventenne, saliva sul palco dell’Ariston per la sezione Nuove Proposte del Festival di Sanremo, presentandosi per la prima volta alla marea del pubblico italiano. Pubblico che, seppur – incomprensibilmente – non conquistato in quella circostanza, avrebbe in poco tempo imparato ad amare la voce della Cantantessa, come viene soprannominata, così distintiva e riconoscibile da essere unica nel panorama mondiale, capace di trasformare anche gli sfoghi più rabbiosi in sussurri leggeri e viceversa.
25 anni festeggiati con un concerto grandioso all’Arena di Verona lo scorso 25 agosto, a cui hanno preso parte, tra gli altri, Manuel Agnelli, Nada, Daniele Silvestri, Mario Venuti, Colapesce Dimartino, Samuele Bersani ed Elisa. Un evento che forse può dare un’idea di quanto sia importante Carmen Consoli a chi questo quarto di secolo l’ha percorso senza mai davvero imbattersi nella sua musica, a chi ne ha sfiorato la grandezza senza coglierla, a chi per motivi anagrafici non ha fatto in tempo ad accorgersi di una discografia così densa e preziosa. A chi, ancora, non sa cosa vuol dire sentirsi confusi e felici, come in quel MI AMI del 2017 in cui abbiamo avuto il piacere di ospitarla sul palco.
Per omaggiare questo traguardo, e in attesa del nuovo album in uscita a settembre, abbiamo attraversato la discografia di Carmen Consoli per raccogliere i suoi 10 brani migliori, dagli esordi sanremesi e il discoDue parole alle uscite più recenti, passando per dischi enormi come Stato di necessità,Eva contro Eva e Mediamente isterica. 10 canzoni che possano aiutare chi ancora ne è estraneo a ripercorrere le tappe della sua discografia e ad avvicinarsi a un tesoro splendido come la sua musica.
Amore di plastica (Due parole, 1996)
Non si poteva che partire da qui. Amore di plastica è il biglietto da visita di una Carmen Consoli appena 22enne, prima traccia del suo primo albumDue parole e brano presentato al Festival di Sanremo, nella sezione Nuove Proposte. Quel “Volevo essere più forte di ogni tua perplessità” brucia ancora fortissimo, di fronte a un rapporto destinato a crollare su se stesso.
Confusa e felice (Confusa e felice, 1997)
L’anno successivo Carmen Consoli ci riprova a Sanremo, questa volta nei big. Ed è qua che inizia a prendere il volo, nonostante il pubblico dell’Ariston non apprezzi: svolta ancora più decisa verso un rock capace di mostrare le proprie fragilità, un continuo guardarsi dentro e splendere nelle proprie insicurezze. Confusa e felice, appunto, come nessuno fino ad allora.
Contessa miseria (Mediamente isterica, 1998)
Elettrica, lucida, disillusa, ruvida, delicata: la Carmen Consoli di Mediamente isterica è tutto questo e molto altro, nel suo disco più completo e memorabile. Contessa miseria, commovente ritratto di una decadente solitudine, con un basso distortissimo che fa da contraltare agli acuti della cantantessa, è solo una delle gemme del disco.
In bianco e nero (Stato di necessità, 2000)
Nel 2000 Carmen Consoli ci riprova a Sanremo, questa volta con un brano toccante ma deciso che sa di confessione, dove si affronta il tema dell'incomunicabilità tra madre e figlia, separate da "lunghi ed ostili silenzi" che sembrano incolmabili. Anche in questo caso all'Ariston avrà poca fortuna, ma poco importa: Stato di necessità, il disco che ne consegue, è un altro album notevole.
L’eccezione (L'eccezione, 2002)
Dopo essersi immersa nei territori più selvaggi del rock, ora la Cantantessa ammorbidisce i suoi arrangiamenti e cambia la direzione verso cui si era spinta fino a quel momento. L'eccezione, seconda traccia dell'omonimo album, è l'esempio perfetto di questo cambio di rotta, trasformando una delusione cocente in un'amara poesia accompagnata da chitarre acustiche e archi struggenti.
Tutto su Eva (Eva contro Eva, 2006)
Disco incentrato sul disagio della condizione femminile, Eva contro Eva è caratterizzato da sonorità sempre più acustiche, questa volta con influenze folk e tradizionali ancora più marcate. Tutto su Eva è una ipnotica ballata dalle tinte oscure che racconta una vita di incertezze costanti, di errori a cui è impossibile rimediare e di un dolore che non se ne va mai.
Tutto l'universo obbedisce all'amore (ft. Franco Battiato, Fleurs 2, 2008)
Ci può essere qualcosa di più prestigioso di un duetto con Battiato? Nel 2008, Carmen Consoli unisce la sua voce a quella del Maestro in Tutto l'universo obbedisce all'amore, contenuta nel di lui disco Fleurs 2. Romanticismo lancinante di chi si scopre schiavo del sentimento più universale e puro che ci sia.
‘A finestra (Elettra, 2009)
La ricerca nella tradizione culmina in 'A finestra, brano scritto in dialetto siciliano e che, nonostante questo, finisce anche in rotazione radiofonica. Si tratta di uno spaccato della società attraverso i ritratti di vari personaggi singolari e meschini, in cui solo sul finale si riesce a cogliere un messaggio di speranza per il futuro.
L’abitudine di tornare (L’abitudine di tornare, 2015)
Canzone omonima all'ultimo – ancora per un mesetto – disco di Carmen Consoli, in cui si specchia quella stessa tetra nube di dolore che avvolge tutto l'album, lasciando però trasparire qualche raggio di luce. Vent'anni dopo il proprio esordio, non è cosa da tutti avere una linfa artistica che scorre ancora così forte e pura.
Luna araba (feat. Colapesce Dimartino, I mortali, 2020)
Viene da chiedersi cosa sarebbe potuto succedere se a Sanremo, al posto di Musica leggerissima, Colapesce e Dimartino avessero portato questa. Tra il testo dagli affettuosi richiami battiatani, ritornello infestaorecchie e la sorpredente sinergia di questo inedito tridente siciliano, le carte in regola per diventare un tormentone sano c'erano tutte.
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L'articolo Le 10 migliori canzoni di Carmen Consoli di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2021-08-27 15:12:00
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