Alberto Radius: mai sottovalutare un anziano con una chitarra elettrica

T-shirt improbabili, chitarre leggendarie, la voglia di mettersi in gioco a qualsiasi età: il racconto dell’ultima apparizione in tv del grande artista, fatto da chi lo ha reso possibile. I Mamakass ci raccontano come nacque il suo feat. con i Coma Cose a Sanremo, e tutto quello che è accaduto dopo

Da sinistra a destra: Carlo Frigerio, California, Alberto Radius, Fausto Lama, Fabio Dalè
Da sinistra a destra: Carlo Frigerio, California, Alberto Radius, Fausto Lama, Fabio Dalè

Fabio Dalè e Carlo Frigerio, aka i Mamakass, sono il duo di musicisti e producer che sta dietro a tutti i lavori discografici dei Coma Cose. Nel 2021 hanno lavorato a stretto contatto con Alberto Radius, il leggendario chitarrista da poco scomparso, lavorando insieme sulla reinterpretazione da parte de i Coma_Cose de "Il mio canto libero". Quell'occasione è stata l'ultima esibizione televisiva di Radius. Abbiamo chiesto a Fabio e Carlo di lasciarci un racconto di quell'esperienza.

Abbiamo avuto il privilegio di conoscere Alberto Radius e passare del tempo con lui in occasione dell'esibizione nella serata cover di Sanremo 2021 insieme ai Coma_Cose: con Fausto e Francesca si era scelto di portare il brano Il mio canto libero di Lucio Battisti sul palco dell'Ariston nella serata duetti, in una versione arrangiata da noi.

La scelta dell'ospite è immediatamente caduta su Alberto Radius, uno dei musicisti più vicini a Lucio Battisti. Un artista che stimavamo a prescindere, per il suo percorso da pioniere della chitarra e per la sua carriera solista, oltre che per le molteplici collaborazioni che aveva fatto nella sua carriera.

Mamakass, Coma Cose e Alberto Radius durante le prove per Sanremo
Mamakass, Coma Cose e Alberto Radius durante le prove per Sanremo

Quando siamo arrivati al primo incontro in studio, eravamo consapevoli che stavamo per conoscere un pezzo di storia della musica italiana (che già ci aveva reso felici per aver accettato, cosa assolutamente non scontata per noi). Ma, colpo di scena: Alberto si presenta con una T-Shirt con la scritta “Mai sottovalutare un anziano con una chitarra elettrica”. Questo exploit esilarante intriso di autoironia ebbe l'effetto immediato di rompere il ghiaccio e farci entrare subito in confidenza, gli si è voluto bene immediatamente.

Approfondendone la conoscenza lo abbiamo amato sempre di più. Alberto era una persona verace, determinata, schietta ma disponibile, caratterizzata da quell'umiltà tipica dei grandi. Aveva già affrontato importanti problemi di salute che in quel momento sembravano avergli dato tregua, ma comunque non da permettergli di essere in pienissima forma. Nonostante questo, dopo i primi confronti non esenti da un sano dibattito, si convinse a utilizzare una chitarra diversa dalla sua solita, uscendo dalla sua comfort zone: per un chitarrista di quell'esperienza, affermatissimo, con le proprie abitudini frutto della ricerca di una vita, fu una grande dimostrazione di disponibilità e umiltà.

Ci siamo incontrati più volte per provare, godendo della fortuna di ascoltare gli aneddoti legati alla sua carriera. In un'occasione a casa sua, ci ha fatto impugnare la sua chitarra Gibson storica che usava negli anni '60 e '70.

Incontro dopo incontro, il suo assolo prendeva la giusta forma, fino ad arrivare all'esibizione del 4 marzo 2021 sul palco dell'Ariston: fu uno dei momenti più emozionanti del nostro percorso musicale. E soprattutto, con Alberto era nato un bel rapporto: ci sentivamo ogni tanto al telefono, è anche venuto ad ascoltarci a un live di Coma_Cose.

Carlo Frigerio dei Mamakass con Alberto Radius
Carlo Frigerio dei Mamakass con Alberto Radius

Nell'ultimo periodo le chiamate erano diminuite, finché abbiamo saputo da un amico comune che non stava bene. Poco prima di essere catapultati negli impegni per Sanremo 2023, ci eravamo messi d'accordo con la moglie di tornare a trovarlo a casa. Nei giorni del Festival, altro colpo di scena: Alberto ci manda un messaggio di in bocca al lupo. Questo ci fa sperare in un miglioramento delle sue condizioni, ma purtroppo pochi giorni dopo il ritorno da Sanremo apprendiamo con dolore della scomparsa.

L'energia di Alberto era nell'aria anche durante la sua cerimonia funebre che è stata piena di musica, letteralmente: in chiesa è stata performata la sua Lombardia in versione organo e voce, e nella piazza all'uscita c'era in diffusione la sua musica e quella a cui aveva contribuito durante la sua vita. Tantissimi parenti, amici, musicisti erano lì a ricordarne la passione e l'integrità. L'atmosfera era agrodolce, una sorta di coscienza comune, ovviamente di dispiacere, ma non lugubre.

Non ci sembra ancora vero aver avuto l'opportunità di suonare un brano così iconico su un palco così importante con un musicista altrettanto iconico e importante. Conoscere Alberto ci ha permesso di vedere da vicino un esempio di vita dedita alla passione e all’impegno, una testimonianza incredibile del perché abbiamo iniziato a fare musica. Grazie, Alberto.

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L'articolo Alberto Radius: mai sottovalutare un anziano con una chitarra elettrica di Mamakass è apparso su Rockit.it il 2023-03-02 14:00:00

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