La magia gotica di Anna von Hausswolff nasce a Viterbo

"All Thoughts Fly” è un invito a liberare la propria immaginazione ed è il nuovo disco dell'acclamata artista svedese, che abbandona la voce e concede unicamente ai suoni di un organo a canne il racconto del Bosco dei Mostri di Bomarzo, uno dei posti più incredibili (e inquietanti) del nostro Paese

L’antro dell’Orco nel Parco dei Mostri di Bomarzo. "Ogni pensiero vola" - foto di Giulio Pons
L’antro dell’Orco nel Parco dei Mostri di Bomarzo. "Ogni pensiero vola" - foto di Giulio Pons
08/10/2020 - 16:13 Scritto da Claudia Mazziotta

Nel video diretto da Gustaf e Ludvig Holtenäs per il singolo Sacro Bosco di Anna von Hausswollf – cantante, pianista, compositrice e organista svedese ­­–, una figura entra nel Parco dei Mostri di Bomarzo. Dalla bocca dell’Orco delle favole (simbolo del Parco), questa comincia a vagare nel Bosco, procedendo silenziosa tra le sculture in basalto. È accompagnata dai tumulti di un organo a canne, che via via si fanno più rumorosi. Nell’ombra e nascosta dietro la nebbia, osserva il mistero e l’incanto di un luogo, in provincia di Viterbo, nel cuore di un’Italia sparsa di meraviglie.

Quando, beatamente, giunge in un tempio, la figura si ferma and All Thoughts Fly – come pronuncia l’iscrizione sull’antro dell’Orco: l’organo di Anna von Hausswolff comincia la sua festa di suoni e celebra la libertà e la liberazione dei pensieri, scaturita dalla bellezza e dalla solennità del luogo, che lascia spazio all’immaginazione di generarsi spontaneamente e senza limiti.

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"Il Sacro Bosco di Bomarzo è un’opera scolpita dalla testa di un uomo. Un pensiero congelato che dura nel tempo e arriva alle persone attraverso le generazioni. Tutti i pensieri volano e All Thoughts Fly parla proprio di questo: dell'importanza della condivisione per sopravvivere, creare spazio ed evolversi. Una volta che hai condiviso le tue parole, non sono più solo tue", spiega la compositrice svedese sul suo profilo Facebook, in occasione del lancio del singolo Sacro Bosco, pubblicato a luglio e antecedente all’album, uscito il 25 settembre per Southern Lord Recordings, etichetta discografica statunitense.

Anna von Hausswolff - foto via Flickr di Armin Rudelstorfer
Anna von Hausswolff - foto via Flickr di Armin Rudelstorfer

All Thoughts Fly è il quinto album dell’acclamatissima Anna von Hausswolff, considerata "una delle realtà più profonde, intransigenti e affascinanti emerse in questi ultimi anni in Scandinavia". L’album, di sette tracce strumentali, è ambientato e si ispira a quel Parco dei Mostri di Bomarzo. Un luogo incredibile in prossimità dell'omonimo paese, "un piccolo gioiello medievale arroccato nella roccia, pieno di stradine e cunicoli che ricorda la vicina Calcata", come scrive Simone Stefanini su Dailybest.it. E continua: "Il parco ha una storia intricata e molto interessante: è stato progettato dall’architetto Pirro Ligorio (che poi avrebbe disegnato anche Villa D’Este a Tivoli) nel 1547. Il committente fu Vicino Orsini, il signore di Bomarzo, che lo dedicò alla moglie Giulia Farnese".

"Il parco si estende su una superficie di circa 3 ettari, all’interno di una foresta di conifere e latifoglie – scrive Stefanini – per un percorso fiabesco in cui scorrono torrenti, immersi nella vegetazione, dalla quale spuntano le sculture grottesche (probabilmente create da Simone Moschino) che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. Ancora oggi non è possibile decifrare tutti i simboli racchiusi nel parco, perché mischiano l’antichità col rinascimento, l’alchimia con lo zodiaco. Anche il più celebre dei surrealisti, Salvador Dalí, ha parlato del parco come di un’invenzione storica unica".

Ercole e Caco si danno battaglia, questo che ha la peggio è Caco, e rappresenta la malvagità - foto di Giulio Pons
Ercole e Caco si danno battaglia, questo che ha la peggio è Caco, e rappresenta la malvagità - foto di Giulio Pons

Una bellezza ammaliante e stregata che ha affascinato tutto il mondo, compresa la von Hausswollf. Che ha raccontato gli spazi del Parco unicamente attraverso i suoni di uno strumento: l’organo a canne di una chiesa locale a Göteborg, in Svezia, dove è nata la compositrice – una replica svedese dell'organo Arp Schnitger tedesco, il più grande organo al mondo sintonizzato con temperamento mesotonico a quarti di virgola –. In grado di creare bellissime note "intonanti", attraverso le pause e il sistema di alimentazione d'aria: "Ne abbiamo approfittato, e la maggior parte dei suoni e delle note che si sentono nell'album provengono dalla meccanica di questo organo, effetti realizzati interamente acusticamente", si legge sul canale Youtube dell'artista.

La casa pendente - Parco dei Mostri di Bomarzo - foto di Giulio Pons
La casa pendente - Parco dei Mostri di Bomarzo - foto di Giulio Pons

Messa da parte la sua voce e il pop gotico dei suoi precedenti lavori, Anna von Hausswollf intepreta e descrive attraverso la musica paesaggi dolorosi, che lasciano senza parole: "C'è una tristezza e un deserto che mi ha ispirato a scrivere questo album, anche un'atemporalità", spiega la compositrice, e continua: "Credo che questo parco sia sopravvissuto non solo per la sua bellezza, ma anche per l'iconografia: si è liberato dalle idee e dagli ideali più prevedibili. Le persone che hanno costruito questo parco hanno veramente liberato la mente e la fantasia. All Thoughts Fly è un omaggio a questa creazione e uno sforzo per esprimere all’esterno l'atmosfera e le sensazioni che questo luogo evocano dentro di me", conclude.

L’album è un inno senza voce e la personale interpretazione che la compositrice svedese construisce del Parco dei Mostri di Bomarzo: "Mi piacerebbe credere che Orsini abbia costruito questo parco monumentale per il dolore della moglie morta, e nel mio Sacro Bosco ho usato questa storia come nucleo per la mia ispirazione: l'amore come fondamento per la creazione", afferma sui social.

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Con il tono funereo, con i suoi ronzii dissonanti, con le melodie fragorose e con i suoi tuoni, l’organo della von Hausswolff ricrea i giardini, i sentieri, gli animali mitologici, le divinità e i mostri che popolano il Sacro Bosco, con commovente tensione melodica. E trasporta l’ascoltatore in quel luogo onirico nel centro della nostra Italia: traccia dopo traccia, accompagnandoci fino all’uscita, quando in Outside the Gate (for Bruna), la dissolvenza dei suoni nel finale lascia spazio al silenzio. E al pianto: "pura liberazione" di ogni pensiero.

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L'articolo La magia gotica di Anna von Hausswolff nasce a Viterbo di Claudia Mazziotta è apparso su Rockit.it il 2020-10-08 16:13:00

Tag: album

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