Andreotti è tornato (ma è molto timido)

La lucha libre della musica indipendente italiana si popola di un nuovo cantante mascherato. Che, anche se è giovanissimo, celebra con un bel disco synth pop la sua ossessione per il Divo

Andreotti, il nuovo cantante mascherato
Andreotti, il nuovo cantante mascherato

L'11 maggio 2020, in piena Fase 2, è uscito l'album di Andreotti, dal titolo 1972. Non quell'Andreotti lì (quello di "presidente?"), ma un cantante misterioso che ha scelto il cognome del politico più potente e tra i più odiati della Prima Repubblica come nome per il suo progetto, che di base è un synth pop italiano con suoni a tratti psichedelici e una voce molto personale

Che la scena italiana sia diventata una sorta di lucha libre messicana in cui ci sono un sacco di cantanti mascherati, non è certo una novità. A prima vista potrebbe sembrare un pretesto per attirare l'attenzione non mettendosi in gioco fino in fondo, ma come hanno mostrato I Cani, Myss Keta e Liberato, oltre la maschera e l'anonimato ci può essere un progetto solido anche artisticamente. 

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Perché Andreotti, se sei del ’93?

Sono sempre stato ossessionato da Andreotti, ma in modo tutt'altro che positivo. Da bambino mi spaventava. Da ragazzo invece gli addossavo ogni tipo di responsabilità, anche cose per le quali non aveva colpe. Era sempre colpa sua e mi faceva rabbia. E oggi... Oggi mi sa che sono ancora ragazzo dai. Detto ciò, credo di averlo scelto un po' per esorcizzare l'ossessione che avevo per lui, un po' con l'ambizione, forse troppo grande, di renderla un'ossessione collettiva. Insomma, perché dovrei esserne ossessionato soltanto io?! 

Indossi la maschera di Giulio Andreotti con dei baffi tipo Charlot o Hitler. Motivo?

In realtà non sono dei baffi, ma é un taglio che ho fatto io alla maschera originale, per cantarci. Se l'avessi lasciata chiusa sarebbe venuta fuori la voce da "maniaco sessuale".

Andreotti, per la tua generazione, è quello che è andato in crash in diretta tv dalla Perego, o quello del film Il Divo di Sorrentino. Oggi c'è qualcuno che gli somiglia secondo te?

Be' non so se sia solo quello per la mia generazione, credo che in tanti ne conoscano anche i retroscena politici, ma se dovessi dirti un politico con quella intelligenza e capacità strategica, ti risponderei "nessuno". Se mi chiedessi chi eticamente e moralmente gli assomiglia, ti risponderei "forse tutti", e forse non soltanto nella politica.

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Hai una voce diversa e interessante, ma la maschera non è certo una novità. Non pensi che possa risultare stucchevole la mole di personaggi-non-persone che popola la scena indipendente italiana?

Certo, ci ho pensato anche io, ma voglio essere sincero, per quanto possa esserci questo rischio, io diversamente non sarei riuscito a pubblicare nulla. Ho una timidezza devastante e se ci avessi messo la faccia, avrei dovuto rinunciare a scrivere certe cose. Anzi a dire il vero forse avrei dovuto rinunciare a fare musica e a pubblicare qualsiasi cosa. 

Chi è il politico più hipster oggi?

Devo deluderti: non so cosa significhi hipster. Se è una cosa positiva ti direi "Bersani", se é una cosa negativa ti direi "Giorgia Meloni". 

Una canzone per Conte, Salvini, Zingaretti, Renzi, Meloni?

Per Conte The great gig in the sky dei Pink Floyd  ce la vedo bene, per Zingaretti Una donna per amico di Battisti, per Renzi La stagione dell'amore di Battiato. Per gli altri due, In alto mare della Berté.

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L'articolo Andreotti è tornato (ma è molto timido) di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2020-05-11 11:43:00

Tag: album

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