Arashi, un malinconico a Milano

Riccardo Schiara ha trovato la sua strada e nel nuovo EP "Spiagge adriatiche", in uscita il 21gennaio, coniuga pop e minimalismo con il nu soul

La copertina di "Incubo", l'ultimo singolo di Arashi
La copertina di "Incubo", l'ultimo singolo di Arashi

Verso la fine degli anni '10 non si è fatto altro che parlare di scena romana, e Milano un po' ne ha sofferto. Le band che creavano il nuovo pop venivano tutte dalla Capitale oppure imitavano clamorosamente quelle capitoline, mentre a nord la scena latitava, ogni progetto viveva per conto proprio, senza grande affinità con quello della porta accanto. Poi è successo l'inevitabile: il sound di Roma ha talmente saturato da far venire l'orticaria, i progetti milanesi si sono trovati sempre più coesi e, grazie al successo di Coma Cose, Myss Keta, Sfera Ebbasta e Mahmood, si è creata una nuova corrente. 

Uno degli ultimi nomi che si potrebbe aggiungere alla schiera di nuovi big milanesi è Riccardo Schiara, in arte Arashi, cantautore che mischia pop e nu soul. Dopo aver registrato qualche canzone di pop elettronico, ha deciso che il 2019 sarebbe stato l'anno della rinascita ed è tornato con una veste nuova, un'estetica minimale così come la sua musica. "Incubo rappresenta un nuovo inizio per me, di fatti è sia la prima traccia di questo nuovo percorso e sia la prima traccia del mio primo EP. Descrive il momento di riflessione prima dell’azione, quel momento di attesa che ci conduce poi a quel luogo senza esitazione, dove siamo liberi di essere noi stessi. Ho scritto molto durante l’estate ripercorrendo le tappe più significative della mia esperienza e mi sono riconosciuto per ciò che sono", spiega.

Incubo, uscito nel dicembre del 2019, è il primo singolo che fa da apripista all'EP Spiagge Adriatiche in uscita il 21 gennaio. "Le spiagge adriatiche sono quel luogo della nostra mente in cui ci si può concedere un momento per trovare noi stessi. La definizione di quel luogo non é uguale per tutti. Il luogo in cui sei serenamente conciliato nella parte più profonda di te, il luogo che ti permette di essere onesto e di capire realmente chi sei e cosa hai bisogno davvero, il luogo che ha il potere di evocare in te immagini e emozioni nella maniera più sincera e onesta. Queste per me sono le spiagge adriatiche.". 

Il suo sound è malinconico (grazie anche all'apporto del collaboratore Maiole) e questa parola appare spesso anche nella sua biografia: "Per me la malinconia è un sentimento composto, non lo identifico in un’unica sensazione. È quell’insieme di tristezza, nostalgia, e solitudine che però ho imparato a rispettare perché attraverso questo riesco a trovare uno spazio per stare solo con me stesso e per conoscermi meglio. Non siamo un po’ tutti malinconici?".

Nell'ultimo periodo si sta facendo conoscere dalla scena che conta, grazie ad alcune aperture notevoli, fra tutte Cosmo e la Myss: "È stato stimolante poter entrare in contatto con loro, sono artisti che stimo e che ascolto. Generalmente dopo l’apertura dei loro concerti sono sempre sceso dal palco e mi sono goduto il loro concerto. In particolare sono rimasto stregato dalla presenza scenica di Achille Lauro e dal carisma magnetico di Myss Keta".  

 

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L'articolo Arashi, un malinconico a Milano di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2020-01-15 09:00:00

Tag: singolo

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