Già da qualche tempo gira nei posti che conviene frequentare la mastodontica raccolta in formato magazine Atlantide – Hardcore DIY Punx Live 2001/2015, ma con gli amici basta la dicitura Atlantide e ci capiamo lo stesso. Il volume di grosso formato proposto e prodotto da una cordata al napalm con Atlantide, ZOOO, Serimal e Hellnation Libri, offre al curioso come al fanatico non tanto lo spettro di un'epoca storica che oramai fu e di un movimento cittadino e sociale che, specie di questi tempi, pare ben più distante degli anni che realmente ci separano, ma riesce a superare con elasticità ogni barriera che si potrebbe dedurre di tipo ideologico, rappresentando buona parte delle basi culturali di quelle che poi sono state le rappresentazioni social-musicali dei successivi anni. A esperienza conclusa.
L'aspetto più curioso della bella raccolta che narra le nobili gesta dell'Atlantide di Bologna, spazio occupato nel 1999 in pieno centro cittadino e autogestito dal collettivo lesbico e femminista Clitoristrix, con Antagonismogay/Laboratorio Smascheramenti e Nullaosta, non è la lettura storica che può essere pure densa e complessa e certamente non di secondo piano. Piuttosto, una proposta culturale che era (nonostante gli irrigidimenti reali o presunti del tempo) capace di avere una visione, una vera e propria proiezione su temi e necessità che allora soltanto pochi riuscivano a intravedere con lucidità, poiché ancora ben lontani dall'essere sdoganati.
Atlantide è stato così una realtà imprescindibile per la cittadinanza lgbt, femminista e queer e un punto di riferimento assurdo per la scena punk-hardcore, creando un connubio tutt'oggi vivo in molte altre manifestazioni che si svolgono in luoghi altri della città, dal TPO al Freakout. Il primo concerto di cui si fa menzione su Atlantide (pagg. 256, illustrato, traduzione in inglese a fronte) è datato 30 marzo del 2001 e l'autonomia del possibile presenta in fila Sprinzi, Sumo, Raein. Come si dice: se il buon giorno si vede dal mattino, direi che ci siamo.
Il libro si snoda infatti partendo dalla cronistoria del chi, il dove lo sappiamo e il quando, preceduta da contenuti teorici (senza virgolette) che potremmo dire di prospettiva fin dentro una quotidianità sociale minimal ma mai spicciola, e chiusa dal racconto di chi l'Atlantide lo ha vissuto in prima linea. La cronaca, prolissa (ma senza pedanteria) come quella dei Laghetto o meno, come quella dei Belli Cosi, non è comunque - come siamo tristemente abituati - l'impacchettamento di un discorso o l'annotazione estemporanea di un fatto come di un accadimento, bensì il terreno di messa in campo della teoria di una visione.
Stranamente non sono presenti tutte le strettoie ideologiche del caso, così come i fanatismi, con un risultato che a conti fatti tocca vette di leggerezza e sensibile ironia. Al centro del libro - soprattutto - centinaia di foto dei concerti ma anche dei flyer, che faranno la gioia di chiunque c'è stato ma anche di tutti quelli che avrebbero voluto esserci. Passano così in rassegna Against Me!, Death Of Anna Karina, Negative Approach, Anti-You, Marnero, Altro (di Baronciani c'è anche un mini-fumetto), Ovo, Sumo, Lleroy, Bandanos, Lady Tornado e un'infinità di altri.
Beninteso, non si tratta di foto scottanti come ne potreste trovare nella biografia dei Sex Pistols o che cambieranno i destini della musica o dell'arte visuale legata ad essa, però credetemi se vi dico che c'è da leggere e da guardare con molta curiosità e soddisfazione. Palco e pubblico, voti noti, altri meno e altri persi nelle pieghe della memoria; sangue, sudore e crowd surfing, tutto si lega in quello che era prima che un'idea, il desiderio d'uno spazio aggregativo ancora prima che iconico (che anche sticazzi...), con una testa pensante e un proprio valore, culturale oltre che sociale. Una logica più che delle idee che oggi appare quanto mai necessaria da riprendere e ripercorrere oltre quella porta murata dopo lo sgombero del 9 ottobre del 2015.
Se non lo trovate in giro, chiedete a Serimal.
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L'articolo L'Atlantide dell'hardcore in un libro di giorgiomoltisanti è apparso su Rockit.it il 2021-04-27 10:18:00
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