Autoproduzione, una soluzione per molti...

 



Qualche giorno fa ho scoperto, grazie ad un altro articolo su internet (che potete leggere all'indirizzo http://www.vcs.it/freak/siae.htm), una cosa nuova: l'autoproduzione.

Normalmente un autore per incidere dei pezzi suoi prima si iscrive alla SIAE (Societa' Italiana degli Autori ed Editori) e poi al momento della produzione di un suo disco registra questo stesso presso la SIAE. Registrare un' opera (un disco) presso la SIAE significa firmare un documento in cui si accerta la "data di nascita dell' opera" e in questo modo si e' tutelati da eventuali plagi.

Un' altra cosa fondamentale che fa la SIAE e' riscuotere per conto dell' autore i soldi che spettano all' autore dei pezzi (se vengono suonati "live", pubblicati, in radio, in jingle...etc.). Quindi se avete scritto dei pezzi e volete fare un disco per guadgnarci dei soldi allora iscrivetevi alla SIAE. L'iscrizione alla SIAE e' utile, a mio avviso, solo se avete degli interessi economici e se volete quindi percepire qualche lira ogni volta che qualcuno suona o fa ascoltare un vostro pezzo.

La tutela dal plagio, infatti, non e' un compito della SIAE. La SIAE non si occupa del plagio, cio' spetta all' autorita' giudiziaria (cioe' bisogna che ci sia una denuncia, si vada in tribunale...).

Per questo la SIAE e' una grossa bufala per tutti i piccoli musicisti, quelli che si trovano a suonare per diletto, quelli che studiano ma che ognitanto scrivono qualche cosa, cioe' per tutti quelli che non possono campare di musica, che hanno gia' un lavoro e che magari trovano nella musica solo una piccola parentesi di svago.

Per molti, infatti, e' sufficiente riuscire a produrre dei CD (in piccole quantita' da distribuire ad amici e parenti) senza fine di lucro, senza bisogno che la musica diventi il proprio mestiere.

Purtroppo quasi tutti i giovani (ma non solo) musicisti che suonano per diletto si trovano bloccati a causa dei prezzi perche' vedono che bisogna iscriversi alla SIAE (e cio' costa intorno al milione di lire).

Inoltre esistono dei "bollini" che per legge vanno applicati a tutte le opere fonografiche. Questi bollini hanno un prezzo elevato per le opere degli iscritti alla SIAE, mentre costano poco per i non iscritti. La causa di questa differenza e' dovuta al fatto che gli autori iscritti alla SIAE avranno un rientro dalla pubblicazione delle loro opere (in quanto e' appunto la SIAE che si occupa di riscuotere queste quote da radio, tv, locali...) mentre i non iscritti che si autoproducono i pezzi NON avranno questi rientri economici e quindi il costo del bollino e' molto piu' basso.

Pero' c'e' una soluzione per tutti questi piccoli musicisti: esiste la possibilita' di NON iscriversi alla SIAE ma di legittimare e far riconoscere la propria opera firmando un documento (che viene poi archiviato sempre presso la SIAE) che attesta la "data di nascita" della vostra opera, tutelandovi quindi dal plagio.

In questo modo si risparmia l'iscrizione alla SIAE e i per i CD restano praticamente solo i costi fissi della produzione.
Ripeto: questa soluzione e' valida per tutti coloro che non devono "campare di musica" (o almeno non all' inzio), perche' non percepirete nessuna quota da chi utilizza il vostro lavoro, ma comunque porterete a compimento la vostra opera.

...come dire: una soluznione per molti ma non per tutti...



 

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L'articolo Autoproduzione, una soluzione per molti... di Giulio Pons è apparso su Rockit.it il 1997-07-02 00:00:00

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