Bassi Maestro: fate musica, non fate le repliche

A metà tra un nuovo EP di elettronica ed una freschissima certificazione platino, il produttore più busy di Milano ci è venuto a trovare in redazione. Tra gli argomenti di conversazione: Guè, la morte della trap ed il suo nuovo tour Hip Hop 101. Tutto questo spulciando vinili d'antan

Tutte le foto a Bassi sono state scattate da Luca Secchi nella redazione di Rockit
Tutte le foto a Bassi sono state scattate da Luca Secchi nella redazione di Rockit

Bassi Maestro è l’unico producer la cui zona di comfort è nella falda instabile tra il mainstream più sfavillante e l’underground da cui proviene. Resta anche, ad oltre 20 anni dagli albori, uno dei più prolifici.

Arriva in redazione la mattina dopo un DJ set al Ghe Pensi MI, club milanese dove fa tappa fissa. La mente è già sulla prossima release: un singolo dal suo progetto NoLo-North of Loreto, lo pseudonimo sotto il quale sperimenta con house e funk elettronico ormai dal 2019. Ha da poco ricevuto la notizia che Madreperla, il suo joint-masterpiece con Guè, è già disco di platino. Il platino se lo aspettava, confessa, “forse non così presto”.

La conoscenza con Guè scava talmente indietro da non riuscire a rievocare con esattezza il primo incontro. Se lo ricorda minorenne, poi nel biennio 2001-2002 alle serate settimanali di freestyle Show-Off, le stesse che misero sulla mappa i beats di MACE e vantavano le primissime apparizioni di Marracash in mezzo al pubblico. Mentre la volontà di unire le forze non è mai mancata, serviva soltanto il momento storico perfetto per creare Madreperla: un album tributo all’hip-hop che li ha cresciuti e che li accomuna, il passion project di due cultori del retrò proiettati verso il futuro. “Credo sia il tempo di andare oltre la trap. E non è una frase da boomer”.

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Bassi Maestro - Foto di Luca Secchi

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Bassi Maestro - Foto di Luca Secchi

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Le carte nel gioco di Hotel Madreperla - Foto di Luca Secchi

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Bassi Maestro - Foto di Luca Secchi

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Bassi Maestro - Foto di Luca Secchi

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Bassi Maestro - Foto di Luca Secchi

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Il gioco di Hotel Madreperla e qualche vinile - Foto di Luca Secchi

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Bassi Maestro - Foto di Luca Secchi

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Bassi Maestro - Foto di Luca Secchi

A dire il vero il CEO della trap italiana Sfera Ebbasta compare nel bangerone per eccellenza del disco, Cookies N’ Cream. Ma a lui spetta la strofa più melodica e contagiosa dentro un tamarrissimo throwback al clubbing anni 2000, che di spazio per trappare non ne lascia. Ora che quel sound sbocciato nel 2016 è talmente diluito e ripetitivo da aver smarrito ogni significato, Davide Bassi prova a tirarcene fuori a colpi di hip-hop radicale.

“In Italia scopiazzano in molti, ma nessuno lo dice”. Il producer smazza le banconote del gioco da tavola Madreperla Hotel. Un Monopoly zarro nel quale la valuta sono i pequeños, lo scopo è accumulare capitale, e le carte-imprevisti recitano riferimenti sottilissimi alla carriera di Guè (pubblichi un tweet di insulti alla mamma di un fan: perdi 50 pequeños).

“Noi non volevamo nascondere gli stili da cui abbiamo tratto ispirazione, ma andare ad aggiungerci qualcosa. Ed è per questo che il disco ha funzionato: non è il solito insieme di canzoni a caso, è un concept di tributi dagli anni ‘80 a seguire. E le hit più ignoranti, come Tuta Maphia, non mancano”.

Il continuo palleggiare di idee tra Bassi e Guè (da lui definito un esecutore killer) è il filo che dall’intricata intro-track conduce attraverso l’album. Tra i momenti preferiti del producer spicca il jazz stile A Tribe Called Quest misto ad una prod ispirata al primo French Montana sulla traccia Léon, e la sottovalutatissima strofa di Benny the Butcher in Da 1k in Su.

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Lo studio cronologicamente accurato delle sfaccettature più classic del genere continuerà a proporlo sui palchi italiani durante il suo tour Hip-Hop 101, che ha come prima tappa il Circolo Magnolia la sera del 10 Marzo 2023.

Quando non suona Bassi continua a comprare dischi, senza però definirsi un collezionista. “La musica che ascolto diventa la musica che faccio. Compro di tutto, anche un disco Olandese degli anni ‘80 potrebbe servirmi in futuro”. Tira fuori, tra le nostre personali collezioni di vinili, le sue perle preferite. Tra i più papabli per un sample: Nord Sud Ovest Est degli 883, Donatella Rettore, Il Triangolo, ma è davanti a Vamos a la Playa dei Righeira che non nasconde l’entusiasmo. “Certo, su 100 dischi che compro 30 potevo risparmiarmeli. Ma se non ne tiro fuori un sample, ne traggo sicuramente un’idea futura”. 

Mentre già affiorano le richieste di collaborare ad altri album sulla falsa riga di Madreperla, Bassi è concentrato sul lavoro per il progetto North of Loreto, rendendo il lavoro insieme a Guè un momento circoscritto nella sua carriera: “Vorrei che Madreperla fosse un'opportunità per continuare ad evolvermi, non per fare la stessa cosa copiata all’infinito. Mi piacerebbe far capire che in Italia si può fare musica che non sia solo una replica”. 

Così il panorama rap italiano riparte da Madreperla, confermando Bassi come producer alla perfetta intersezione tra autore e cultore, personalità di rilievo ed addetto ai lavori, artista da platino e da nicchia. Noi, nel frattempo, speriamo segretamente in un sample dei Righeira.

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L'articolo Bassi Maestro: fate musica, non fate le repliche di Vittoria Brandoni è apparso su Rockit.it il 2023-03-10 14:00:00

COMMENTI (1)

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  • martinicampari 13 mesi fa Rispondi

    "Sii gentile"... significa non mandarci a quel paese?