Achille Lauro, dalla periferia romana a protagonista a Sanremo

Scoperto nella scena rap romana come un artista assolutamente anomalo e distintivo, Lauro cresce fino al trionfo di "Rolls Royce" a Sanremo. Dopo altre due edizioni, una da concorrente e una come parte integrante dello show, nella 72sima edizione del Festival è pronto a stupire

Achille Lauro - foto stampa
Achille Lauro - foto stampa

Sin dai primi singoli, Achille Lauro viene subito notato, elogiato dalla scena nazionale, e già con il primo mixtape "Barabba" (2013) regala una perla che resta pietra miliare e capostipite dell'underground. Affiancato dal suo team di beatmaker tra cui Banf, Frenetik & Orang3, Boss Doms, 3D e Dogslife, si distingue grazie alle nuove sonorità dettate da produttori all'avanguardia e dal suo metodo di scrittura completamente distante e innovativo rispetto ai modi di scrittura più classici.

Collabora sin dall'inizio con diverse etichette indipendenti e vanta da subito collaborazioni con tutti gli artisti più affermati nel panorama hip hop romano e italiano fino all'incontro con il celebre artista Marracash e il suo socio Shablo che lo porterà alla firma con il management "Roccia Music" creato proprio dagli stessi. Con loro pubblica la sua prima raccolta di brani su produzioni inedite "Achille Idol - Immortale", l'EP "Young Crazy" e il suo primo album solista Dio C'è.

L’11 novembre 2016 esce Ragazzi Madre, che esprime pianamente la sua identità artistica, la sua ricerca e la sua capacità di scrittura, oltre a vantare collaborazioni con diversi esponenti di spicco della scena rap. Le produzioni dell’album risentono fortemente dell’influenza internazionale, non tralasciando mai le proprie origini: “Si sta tutti insieme in studio e ci si confronta sia sul testo che sulla musica. Avendo tutti diversi background si arriva così a un sound genuino e originale; più che cercare quello che piace, cerchiamo quello che ci rappresenta” ha affermato lo stesso Lauro.

A settembre 2017 partecipa insieme al suo produttore Boss Doms come concorrente al programma televisivo Pechino Express. Dopo essersi esibito all'edizione 2018 del Concerto del Primo Maggio di Roma, pubblica il suo quarto album, Pour l'Amour, con diverse collaborazioni, tra cui Cosmo, Clementino, Gemitaiz. Pour l'Amour viene definito un album "per metà samba trap e per metà esperimenti che ho fatto con il produttore Boss Doms". Alla fine dell'anno si esibisce con Anna Tatangelo sulla nuova versione della traccia "Ragazza di periferia".

L'esplosione nazional popolare con il poker di Sanremo

Nel 2019 partecipa alla sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo, con il brano inedito "Rolls Royce". Nella serata dedicata ai duetti, si esibisce con l'ex cantante dei Bluvertigo Morgan, e conclude l'esperienza al festival con la nona posizione.

Achille Lauro ha pubblicato il libro Sono io Amleto, un'autobiografia in forma romanzata e ha avviato un progetto cinematografico che prevede la realizzazione di una trilogia sulla sua vita come docufilm, diretta da Sebastiano Bontempi. Il primo film, in uscita nell'autunno 2019, si intitolerà Achille Lauro No Face 1. Il 31 dicembre 2019 viene annunciata la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2020 con il brano "Me ne frego".

Nel 2021 pubblica il suo nuovo album, Lauro, dove parla al mondo degli irrisolti, dei fuori rotta, dei falliti e così l’album fagocita vite, storie d’amore, riflessioni sul bene, sul male e ciò che sta nel mezzo. Il 4 dicembre 2021 viene annunciata la sua partecipazione a Sanremo 2022.

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L'articolo Achille Lauro, dalla periferia romana a protagonista a Sanremo di Redazione è apparso su Rockit.it il 2020-01-21 14:45:00

Tag: bio

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