Arde il furgone, arde la solidarietà

Stavano andando a un festival quando il loro mezzo ha preso fuoco di colpo. I dischi – tra cui parte ereditati da Guagno dei Brothers in Law – e i cimeli del Black Marmalade Records, negozio molto amato a Pesaro, sono andati perduti. Dopo la disperazione, è l'ora dell'abbraccio collettivo

Il furgone della Black Marmalade Records dopo l'incendio
Il furgone della Black Marmalade Records dopo l'incendio
13/07/2023 - 12:30 Scritto da Vittorio Comand

A vedere quello che ne è rimasto, il nome Black Marmalade diventa drammaticamente ironico. Un blob nero che dentro ha di tutto, dai vinili ai lettori di carte di credito, dai cd ai tavoli per gli allestimenti. Questo è quello che è rimasto del Black Marmalade Records di Pesaro, più che un semplice negozio di dischi per gli appassionati di musica della zona. O meglio, di quello che c'era all'interno del locale: l'incendio che si è divorato tutto è avvenuto sul furgone su cui Leonardo D'Elia, proprietario del Black Marmalade, stava viaggiando in direzione Chiusi, provincia di Siena, per il Lars Rock Fest. Per fortuna nessuno si è fatto male, però il valore economico e affettivo del materiale andato perso nell'incendio, senza contare il furgone stesso, è considerevole. 

"Appena abbiamo visto il fumo uscire dal cofano, ci siamo fermati e siamo scesi dal furgone. Mentre cercavamo di capire cosa stesse succedendo, è partita una vampata di fuoco che in cinque minuti si è mangiata tutto il furgone", racconta Leonardo. All'interno del veicolo, Leonardo aveva praticamente tutto ciò che si trovava all'interno del suo negozio per vendere i suoi dischi al festival. Sia nuove stampe, ma anche dischi presi dalla sua collezione personale e alcuni dischi ereditati da Andrea Guagneli, Guagno, batterista dei Brothers In Law scomparso nel 2020, anche lui pesarese. Senza contare la collezione di maglie dei vari tour dei Brian Jonestown Massacre, che Leonardo si stava portando dietro per farsele autografare dalla band, in line up proprio al Lars Rock Fest. Un incubo difficile pure da immaginare per un appassionato di musica.

La vicenda di Leonardo però non ha lasciato indifferenti e, nel giro di pochissimo, è stato lanciato un crowdfunding (lo trovate qui) per permettere al negozio di rimettersi in piedi. "Sono rimasto estremamente colpito da questa ondata gigante di immediata solidarietà, solo per fare un esempio ci sono tanti negozi sparsi in tutta Italia che mi stanno donando pacchi del loro catalogo. Dalla disperazione più totale, cioè 'mi butto sotto il treno a Chiusi', questo affetto mi ha sopraffatto", dice Leonardo.

In realtà si tratta di una reazione che dovrebbe essere più che normale. Un po' per la naturale empatia di fronte a un evento terribile come questo, un po' perché il Black Marmalade Records, aperto nel 2017, era diventato un punto di riferimento per i pesaresi: oltre a quello di negozio svolge anche il ruolo di etichetta ed è promotore della rassegna "Musica che non viene conosciuta", dove nomi emergenti del mondo alternative italiano si trovano a suonare. Uno spazio come poteva essere per certi versi il Plastic di Mirko Bertuccioli, aka Zagor Camillas, anche se Leonardo ci tiene a precisare: "Senza avere la pretesa di sostituirlo, non ne sarei proprio capace, Mirko era un genio unico e irraggiungibile". Forza Black Marmalade!

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L'articolo Arde il furgone, arde la solidarietà di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2023-07-13 12:30:00

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