Tiro da tre: 10 canzoni italiane che parlano di basket

Ghemon non è stato il primo a dedicare un pezzo alla pallacanestro: prima di lui, in Italia, sono stati in tanti a provarci.

- Foto via sportando.com
26/10/2015 - 15:46 Scritto da Giuseppe Catani

Ghemon ha messo dentro la tripla della vittoria. La sua “Vola alto” è la canzone ufficiale del campionato di basket di Serie A e tutti gli appassionati della palla a spicchi devono esserne felici. Ma il rapper di Avellino non è il primo a dedicare un pezzo alla pallacanestro: prima di lui, in Italia, sono stati in tanti a provarci. Ecco dieci pezzi che legano musica e canestri.

 

Skiantos - "Odio il brodo" (2009)

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Sin dalla fine degli anni ’80, Freak Antoni gira tra i palchi dello Stivale con addosso una strana t-shirt: sopra c’è scritto “Odio il brodo”. È uno slogan coniato da Nino Pellacani, pivot della Fortitudo, soprattutto è uno slogan anti Virtus, l’altra squadra di Bologna, ai tempi sponsorizzata dalla Knorr. “Odio il brodo” prende la forma di canzone solo nel 2009, quando gli Skiantos la inseriscono nell’album “Dio ci deve delle spiegazioni”. Testo esplicito: “Odio la squadra ricca quando stravince”. E la ricca Virtus vinceva, vinceva tanto. Molto più della Fortitudo.

 

Claudio Baglioni - "Il Pivot" (1977)

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La storia raccontata da Claudio Baglioni arriva direttamente dal playground. Un lungaccione alto due metri, il pivot, appunto, improvvisa una partitella con gli amici indossando una camicia a quadri. E vai a capire il perché. Estetica a parte, i protagonisti del match vanno avanti tra azioni da applausi e canestri su canestri del lungaccione. Che alla fine si stanca e porta a casa la palla, anche perché è tardi ed è ora di andare a mangiare. Come a dire: anche nel basket, Francia o Spagna purché se magna. 

 

Angelo Baiguera - "È proprio lui" (1981)

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Angelo Baiguera gioca a basket ed è anche bravo. Parecchio bravo. È il 1981 e il coach Valerio Banchini, il Vate, lo vuole a Roma. Ma a lui non importa, preferisce la musica e molla tutto al culmine della carriera. Incide dei dischi, attira l’attenzione di Fabrizio De André, suo il set che apre il tour di “Creuza de ma”. “È proprio lui” è l’unica canzone nella quale Baiguera parla della sua esperienza cestistica. Abbandonato anche il filone cantautorale entra nel mondo del calcio, come dirigente. Ma questa è un’altra storia. 

 

I Beltons - "La ballata del minibasket" (1967)

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È il 1967 e i gruppi nascono come funghi. Dai garage, dalle parrocchie, dai banchi di scuola. I Beltons sono una delle tante meteore dell’epoca, arrivano da Bergamo e sono devoti al vecchio e caro beat. Incidono un 45 giri per la misconosciuta Panafon Record e nel lato B inseriscono “La ballata del minibasket”. Uno strumentale scritto ad hoc per una manifestazione cestistica in programma al palasport della loro città, una delle prime testimonianze d’affetto per il basket in Italia, se non, addirittura, la prima in assoluto. 

 

Er Costa - "Enbiei" (2013)

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Er Costa è un rapper romano che va matto per l’Nba. Pardon, per l’Enbiei. Tanto da dedicargli un pezzone, tosto e torbido. Dove si parla di campioni di oggi e di ieri (con tanto di dedica ad Allen Iverson), di tecnica (non è da tutti intersecare i ritmi hip hop con le spaziature e lo scarico sul pick and pop!) e di superiorità morale dello sport più bello del mondo. “Domani mi alzo presto ma stanotte ci sta l’Enbiei, il calcio lo detesto guardo solo l’Enbiei, lei vuole scopare ma prima mi guardo l’Enbiei”. Notate anche voi un pizzico di esagerazione?

 

J-Nux - "Io non ti lascio" (2015)

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Per quale motivo un ragazzo di 19 anni originario della provincia di Genova decide di dedicare parte del suo prezioso tempo a scrivere un inno alla Reyer Venezia? Forse non lo sapremo mai. “Io non ti lascio” è un rap che Matteo Noceti, in arte J-Nux, sviluppa partendo dalla storia reyerina, attraverso la quale sono passati grandi campioni come “Praja” Dalipagic ma anche rovesci inattesi, leggasi il fallimento di qualche anno fa e la discesa in C2. Pezzo interessante ma difficile, anche per la lunghezza, da intonare in curva…  

 

Karamamma - "La razza eletta" (1994)

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Hai mai provato a giocare a basket contro Michael Jordan? Hai mai provato a mandare affanculo uno come Tyson? Hai mai provato a scappare se c’è Carl Lewis che ti rincorre? Hai mai provato a suonare la chitarra come Jimi Hendrix? Mio piccolo skinhead, qual è la razza eletta?”. Testo (e musica) dei torinesi Karamamma, abili a utilizzare il più grande di tutti (Michael Jordan, of course) per scagliarsi contro quei fessi degli skinhead. E poi non c’è solo Mister Air, come si può notare. Già, tutti uniti contro i fessi.

 

Musica Nuda - "Bianconero Sarà" (2011)

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Ferruccio Spinetti e Petra Magoni sono soci al 50%, della ditta Musica Nuda. Il primo è casertano e ama il basket, l’altra è di Pisa e della palla a spicchi non le potrebbe fregare di meno. Il che non ha impedito ai due di regalare alla Juve Caserta un inno. Non un capolavoro, certo, ma quando Musica Nuda sale sul palco cambia tutto. Spinetti con le corde del contrabbasso e Magoni con la duttilità della voce scarnificano ogni cosa che capiti loro a tiro fino ad avvolgerla in un’atmosfera quasi mistica. E il live di “Bianconero sarà” non sfugge alla regola.

 

I Sopravvissuti - "Forza Brina" (1973)

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29 giugno 1973, palasport di Pesaro, la Brina Rieti batte l’Ivrea e conquista, per la prima volta nella sua storia, la serie A. La città impazzisce e anche chi non ha mai visto una partita di basket in vita sua si sente come un bimbo ad una gita. Persino I Sopravvissuti, band locale dedita all’underground, escono dalla fetida cantina e scrivono un inno celebrativo dedicato allo squadrone. Un pezzo non memorabile, tanto per usare un eufemismo, una marcetta invereconda che presto verrà dimenticata. Il gruppo non sopravvivrà (ehm…) alle proprie nefandezze, sciogliendosi da lì a poco.

 

Gemelli Diversi - "Onore e gloria" (2008)

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Ai tempi andava così: Giorgio Armani si svenava per la sua Olimpia poi, sin dalla prima curva, spuntava Siena e faceva marameo. A rendere ancora più difficile la vita delle “Scarpette Rosse” ecco “Onore e gloria”, tributo al club di via Caltanissetta firmato Gemelli Diversi. “E pensare che mi lamentavo di Rosita Celentano”: è uno dei commenti più morbidi usciti dal forum dei tifosi del club meneghino. Giudizio ingeneroso: frasi come “Nano, hai capito chi siamo?” o “Praticamente qui chi si affronta lo si stende” avrebbero meritato onore e gloria imperituri. Più o meno.

 

 

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