Senza sudore il Primo Maggio ha ancora senso?

Una riflessione sul maxi concerto romano: sinonimo da sempre di assembramento, è tra gli eventi piú penalizzati e snaturati dal nuovo corso digitale. La line up è interessante, ma basterà? E soprattutto ci sarà la bandiera sarda?

L'ultima volta del Concertone in Piazza San Giovanni, nel 2019 - Foto Andrea Bracaglia/Kikapress
L'ultima volta del Concertone in Piazza San Giovanni, nel 2019 - Foto Andrea Bracaglia/Kikapress

Piazza San Giovanni assalita ogni anno da circa un centinaio di migliaia di persone, il primo grande evento dal vivo che apre le porte alla stagione dei live estivi, ma anche la definizione precisa del concetto di assembramento: una parola che avremmo sentito due o tre volte in vita nostra fino a due anni fa, e poi è diventata ricorrente in ogni giornata del nostro anno pandemico. Il Concertone del Primo Maggio di Roma, per la festa dei lavoratori, rappresenta tutte queste cose insieme.

Nel 2020, ben prima della cancellazione dei live primaverili e delle tournée negli stadi, del rinvio dell’intera stagione live dal 2020 al 2021 – e poi al 2022, ma ancora non lo sapevamo – il Concertone è stato il primo evento ricorrente, annuale, a sbatterci in faccia cosa stesse accadendo, cosa ci stavamo perdendo, con restrizioni e follie ormai croniche di questi tempi strani: le performance registrate all’interno dell’Auditorium Parco della Musica, le band distanziatissime, con il batterista a molti metri di distanza dal cantante, sul fondo del palco. Ambra Angiolini in uno studio da sola, la band di Gabbani che viaggia in un pullman da 54 posti per garantire il distanziamento. Una vita in vacanza cantata da Lo Stato Sociale in una Piazza Maggiore deserta, com’è deserta anche Piazza San Giovanni alla chiusura di Alex Britti da solo in piazza. Chi se lo dimentica, quel Primo Maggio.

E questo? Questo Primo Maggio riuscirà a mostrare un barlume di normalità, e se non normalità quantomeno speranza? In un anno è cambiato tutto: abbiamo creduto di uscire dall’emergenza e ci siamo ricaduti dentro come fessi. Abbiamo scoperto il vaccino, ma non sappiamo a chi rivolgerci per poterne usufruire e smettere di avere paura. I concerti si sono tenuti l’estate scorsa, senza nessun contagio, e poi si sono fermati, e poi c’è stato Sanremo senza pubblico e il settore del live e degli eventi è piombato in una crisi senza precedenti. Ma è cambiato anche il bisogno di leggerezza, di cultura attraverso la musica, di espressione, che è ancora più forte.

Piazza San Giovanni continuerà a essere deserta perché sì, sarà un vero concerto dal vivo e non in mezza-registrata come l’anno scorso, ma andrà in scena dalla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica. La previsione era di un evento organizzato, come dicono nella città eterna, co ‘na scarpa e ‘na ciavatta, con un tizio a lato palco a mettere le basi MIDI e 5/10 artisti in croce, e invece gli organizzatori sono riusciti nell’intento di creare una line up di 40 artisti (ma sono previste sorprese dell’ultimo minuto) quasi completamente in presenza, sul palco, inclusi grandi colpi come Noel Gallagher, quasi certamente in presenza, e LP, quasi certamente in registrata.

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Ci sono Vasco Brondi e Bugo, Colapesce Dimartino, Margherita Vicario, Ghemon, Motta e Zen Circus, Coma_cose e La Rappresentante di Lista, habitué come Bennato e Britti, ma anche nomi iperpop come Renga, Fedez, Gaia, Michele Bravi, Francesca Michielin. Gente che avrebbe contribuito a riempire la piazza, e che qui serve a dare uno spettacolo più eterogeneo possibile per aumentare la portata del pubblico che seguirà lo show davanti alla tv, in radio, su RaiPlay, e che quindi rifugge dalla fenomenologia degli artisti da-primo-maggio raccontata dagli Elio e le Storie Tese nella loro canzone Complesso del Primo Maggio: pesci grossi e avannotti saranno abilmente mescolati, mentre alla conduzione, ancora una volta dovrebbe esserci Ambra Angiolini che un anno fa aveva promesso di cantare T’appartengo, e le promesse si mantengono, noi mica abbiamo dimenticato.

Ma se l’anno scorso eravamo abbastanza storditi da addirittura commuoverci davanti a quello strano Primo Maggio fatto di RVM ed eravamo fiduciosi in una presta guarigione del nostro paese malato, quest’anno riusciremo a credere a un Concertone meno "one" e più concerto? Senza pogo, senza bandiera dei quattro mori, senza gente che balla a torso nudo, senza la folla oceanica, ma soltanto con sparuti gruppetti in una Cavea che apparirà gremita, di ‘sti tempi, ma che in confronto con la vecchia normalità, sarà chiaramente semideserta? Il format del Concerto Del Primo Maggio, riuscirà a reggere comunque, anche dal punto di vista contenutistico e sociale, senza sembrare una puntata a caso dei Wind Music Awards? Se lo slogan di questa edizione è “È Il Primo!”, riuscirà veramente #1M2021 a sembrare il primo concerto di una nuova stagione e non una sbiadita imitazione con il peso e la patina degli eventi covid senza pubblico?

 

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Il pubblico, nota dolente. Si sta lavorando alacremente per portare un minimo di spettatori al Concertone, in presenza, essendo Roma in zona Gialla. Non sono ancora chiare le modalità per accedere alla venue, come organizzarsi per guardare lo show in presenza: è tutto in divenire, tutto incerto, tutto in attesa di essere chiarito. Speriamo che almeno, per mantenere la tradizione, qualcuno porti la bandiera dei quattro mori, e la faccia sventolare, in attesa di tornare in Piazza San Giovanni. O, come si dice a Roma, A Piazza San Giovanni.

Il Concertone sarà trasmesso in diretta da RaiTre, verosimilmente dalle 16.45 fino alla mezzanotte, con una pausa verso le 19 per il TG. Questa la line up totale in ordine alfabetico:

Alex Britti
Après la classe & Sud Sound System
Balthazar
Edoardo Bennato
Bugo
Chadia Rodriguez ft. Federica Carta
Colapesce e Dimartino
Coma_Cose
Enrico Ruggeri
Ermal Meta
Extraliscio
Fabrizio Moro con Vinicio Marchionni e Giacomo Ferrara
Fasma
Fast Animals and Slow Kids & Willie Peyote
Fedez
Folcast
Francesca Michielin
Francesco Renga
Gaia
Ghemon
Gianna Nannini e Claudio Capéo
Ginevra
Gio Evan
Il Tre
L’orchestraccia
La rappresentante di lista
LP
Madame
Mara Sattei
Max Gazzè & The Magical Mystery Band
Michele Bravi
Modena City Ramblers
Motta
Nayt
Noel Gallagher
Noemi
Orchestra multietnica di Arezzo con Margherita Vicario
Piero Pelù
The Zen Circus
Tre allegri ragazzi morti
Vasco Brondi
Wrongonyou

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L'articolo Senza sudore il Primo Maggio ha ancora senso? di Marco Mm Mennillo è apparso su Rockit.it il 2021-04-29 11:00:00

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