Cos'è successo ieri a Sanremo: la top ten dei momenti indimenticabili di giovedi sera al Festival

Le cose più belle, le cose più brutte capitate giovedì, durante la terza serata del Festival di Sanremo. Contiene Eros Ramazzotti e Bresh, polemiche non particolarmente eccitanti e gladiatori piceni

Ramazzotti no filters needed - Grafica di Beatrice Arrate
Ramazzotti no filters needed - Grafica di Beatrice Arrate

Non c’è due senza tre, direbbero gli anziani portatori di tradizione e memori di bei tempi andati, che anagraficamente potrebbero starci benissimo nella platea del teatro Ariston di Sanremo in queste giornate. La terza serata – con "solo" 15 artisti sul palco e gli altri a fare i presentatori – avrebbe potuto essere indolore, e farci sentire meglio il potere della musica e delle canzoni (in attesa dell'apocalisse cover). E invece

10 - IL VA PENSIERO

La serata è iniziata da poco, e all’improvviso, senza motivo alcuno il coro dell’arena di Verona deve necessariamente cantarci il Va pensiero. Che poi, questo Giuseppe Verdi, pensiamoci: perché mai non dovrebbe mettersi in gioco con la gara? E se proprio vogliamo far venire come ospite siamo certi abbia più stream di Bresh? Perché Amadeus hai paura di fare il 70% e riempi lo spettacolo di trappole?

9 - AMA E NON TI CURAR DI LORO

"Si è parlato tanto, pure troppo di John Travolta". Direttamente dal palco Amadeus lancia frecciatine come un 16enne nel 2008 negli status di msn. Fiorello continua a confermare quanto sia stata una gag tremenda (pur essendone probabilmente colpevole), Amadeus invece in conferenza stampa e soprattutto sul palco cerca di scrollarsi da dosso la colpa dell’agguato alla superstar, sapendo che anche la questione pubblicità gli si torcerà contro.

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8 - SADGPT 2.0

Anche stasera il momento del panico arriva con i La Sad. Geolier li annuncia con l’entusiasmo di un geometra, loro dirompenti e colorati finiscono per farlo arrossire e imbarazzare. Lasciano i vestiti sul palco e Amadeus li insegue urlando «La Sieeeeeeed avete dimenticato i sopraaaaaaabiti». (Mi sono commosso a fine performance ma problema mio, ne parlerò in terapia)

7 - HORROR VACUI STRIKES BACK

C’era un disco bellissimo dei Linea77 che si intitolava Horror Vacui. Chissà se durava più quell’album o tutti i siparietti di questa serata. Lunghi, tanti, alcuni anche belli, ma non ricordo. Ricordo solo gente che si scambia matite.

6 - AL MIO SEGNALE COME TOGETHER

Nel pomeriggio ho guardato per sbaglio pochi minuti di un programma di Rai1 la cui inviata ha intercettato Russell Crowe all’entrata dell’Ariston e ha intercettato Crowe. “Qual è la tua canzone italiana preferita?”. Risposta: “Mi hanno fatto questa domanda un minuto fa! Mi farete tutti la stessa domanda?” Probabilmente si, Russell. E qua il discorso di ieri sugli ospiti internazionali decade. Perchè Crowe non viene a passeggiare sul palco (ma noi lo sapevamo e lo sapeva anche Salmo) senza paura di farsi male, ma canta e poi sta al gioco, sfotte John Travolta (What the fuck) e il nome gigante fa parlare i giornali. Certo che anziché quella mezza cover non cover di Come Together poteva fare l’originale.

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5 - DUCCIO FORZANO MI MANCHI

Sono passate alcune puntate, ora posso dirlo. La regia di Stefano Vicario (la cui parentela con Margherita le impedisce di andare in gara, cosa che tengo legata al dito) è sempre fuori tempo, sempre storta, sempre slegata dagli eventi sul palco, rovinando la performance de Il Tre inquadrando per metà canzone la mamma, perdendo il naso naso tra Amadeus e Mannino per staccare sulla moglie di Ama. Eddai, su. E poi il montaggio degli highlights: amici vi comprendo perché anche io come voi devo creare un bigino del meglio della serata, ma perché vi impegnate così tanto a inserire TUTTE le stecche e sempre il momento peggiore di ogni esibizione?

4 - DAVEDUMBÈ DAVEDUMDÀ

Eros, leggenda della musica italiana, ragazzo di borgata che ce l’ha fatta, grande cantante, tutto quello che volete. Ma solo io ho l’impressione che sia lì tutti gli anni? Quest’anno per i 30 anni di Terra Promessa, l’anno scorrso in duetto con Ultimo (perdonatemi se ve l'ho ricordato) ma conto almeno altre due presenza nel 2016 e nel 2019. Almeno quest’anno gli hanno messo il gobbo e non ha sbroccato come l’anno scorso.

3 - BRESH SULLA NAVE

Non abbiamo ascoltato la canzone scartata, ma siamo proprio certi che fosse peggio di quella di Mr.Rain? Perché lui sulla nave?

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2 - LA CLASSIFICA!

Ecco la conferma: Angelina Mango prima in classifica per le radio e il televoto ipoteca una buona posizione per la finale, considerato che questa sera omaggerà il papà nella serata delle cover con la ricercata quanto nazionalpopolare La rondine. La performance di ieri aveva qualche sbavatura in più, più umana. Ma sempre sguardo killer in camera e precisione chirurgica su quella melodia che è un infernino. Mango compare anche nella top5 della prima sera. Occhio alle scarpe massicce che indossava ieri: non vorrei mai fossero della marca di quelle di Travolta.

1 - LA RECLAME

Se Sanremo è il nostro superbowl, gli spot effettivamente sono anche quelli imperdibili. Quello con l’audio danneggiato (prodotto da Maccio Capatonda), quelli di Spotify dedicati alla playlist del festival ma soprattutto quelli di Netflix, consapevole che non in questi giorni non c'è storia perché le gesta dei Ricchi E Poveri sono meglio di qualunque Casa di Carta, e poi con il promo di Nuova Scena: con Fibra che rappa a cappella, perfettamente coerente col contesto: "Ma all'incrocio passare col rosso è rischioso, come duettare con Morgan". WOW

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L'articolo Cos'è successo ieri a Sanremo: la top ten dei momenti indimenticabili di giovedi sera al Festival di Marco Mm Mennillo è apparso su Rockit.it il 2024-02-09 11:07:00

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