Daniele Silvestri e i suoi testi: in viaggio verso Sanremo

Daniele Silvestri partecipa per la quinta volta al Festival di Sanremo, dopo il successo di "Salirò" e "La paranza"

Daniele Silvestri a Sanremo con due inediti, “A bocca chiusa” e “Il bisogno di te”, dopo il successo registrato con le canzoni delle precedenti partecipazioni. Ma ormai si sa: ogni singolo di Daniele Silvestri è un pezzo di grande impatto, da “Occhi da orientale” a “Salirò”, passando per "Ma che discorsi" e "Il mio nemico". Il brano "A bocca chiusa" è stato il favorito del televoto durante la prima serata del Festival, dove Silvestri si è presentato accompagnato da Renato Vicini, interprete italiano del linguaggio dei segni. Ecco un estratto dal testo di "A bocca chiusa" di Daniele Silvestri: "Senza scudi per proteggermi / Né armi per difendermi / Né caschi per nascondermi / Né santi a cui rivolgermi / Ho solo questa lingua in bocca e se mi tagli pure questa / Io non mi fermo, scusa, canto pure a bocca chiusa"

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 I testi, sempre in bilico tra l'ironico e l'impegnato, i giochi di parole e la poesia, sono uno dei punti di forza della musica di Daniele Silvestri, che già agli esordi, nel 1995, gli valsero il premio “Volare” per il Miglior testo letterario con “L'uomo col megafono”: proprio con questo brano partecipa al Festival di Sanremo 1995, presentandosi al grande pubblico con il disco “Prima di essere un uomo”. Ma è il singolo successivo “Le cose in comune” a trascinare Daniele Silvestri nelle classifiche.

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Dal testo di “Le cose in comune” di Daniele Silvestri: “Le cose che abbiamo in comune sono così tante che quasi spaventa / Entrambi viviamo da più di vent'anni / Ed entrambi comunque da meno di trenta / Ci piace mangiare, dormire, viaggiare, ballare, sorridere e fare l'amore / Lo vedi son tante le cose in comune / Per farne un elenco ci vogliono almeno tre ore ma / Allora cos'è? / Cosa ti serve ancora? / A me è bastata un'ora”

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Dopo alcune colonne sonore per il cinema e per il teatro, Daniele Silvestri pubblica il suo terzo album, il disco doppio “Il dado”, registrato con la collaborazione di Max Gazzè al basso (rappresentante insieme allo stesso Silvestri, Niccolò Fabi, Federico Zampaglione e altri della cosiddetta “Scuola romana), e che contiene anche alcuni brani in inglese e francese. Tra i singoli estratti quello di maggior successo è “Cohiba”, canzone-tributo alla figura del rivoluzionario argentino ed eroe della rivoluzione cubana Ernesto Che Guevara.

Dal testo di “Cohiba” di Daniele Silvestri: “C'è, tra le nuvole di un sigaro / La voce di uno zingaro / Che un giorno di gennaio gridò / C'è, o almeno credo ci sia stato / Un fedelissimo soldato / Che fa sempre quella voce cercò / E che diceva / Venceremos, adelante, o victoria o muerte”

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Nel 1999 torna al Festival di Sanremo con il brano “Aria”, sul tema delle condizioni dei condannati nelle carceri, che vince il premio della Critica “Mia Martini” e quello per il miglior testo. Con “Aria” viene pubblicato il disco “Sig. Dapatas”, che contiene anche il fortunato singolo “Amore mio”, mentre Daniele Silvestri si dedica ancora alla scrittura di colonne sonore per musical, film e spettacoli teatrali e collabora con i Subsonica per il singolo “Liberi tutti”.

L'anno successivo pubblica un best of dal titolo “Occhi da orientale – Il meglio di Daniele Silvestri”, che contiene gli inediti “Occhi da orientale”, “Cuore di cera” e “Testardo”, una simpatica dichiarazione d'amore ispirata agli stornelli romani.
Nel 2002 torna ancora a Sanremo sbaragliando tutte le classifiche con il brano “Salirò”: si classifica quattordicesimo, ma la canzone è la più trasmessa dalle radio e la più amata dal pubblico, complice anche il balletto inscenato sul palco del Festival con l'attore Fabio Ferri e vince ancora il premio della critica.

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Nel 2003 Daniele Silvestri pubblica il suo primo libro “L'autostrada”, in cui racconta il tour del nuovo disco “Unò-duè”, e vince il premio Amnesty Italia per la canzone a tema pacifista “Il mio nemico”, mentre il 2004 è l'anno del suo primo disco live “Livre transito”, che contiene l'inedito “Kunta-kinte” scritto insieme a Frankie Hi-Nrg.
Nel 2007 partecipa per la quarta volta al Festival di Sanremo con il brano “La paranza”. E' una filastrocca ricca di giochi di parole, che anticipa l'uscita di “Il latitante”, che contiene “Mi persi”, colonna sonora del film “Notturno bus”, “Gino e l'alfetta”, scelto come inno ufficiale del Gay Pride di Roma e “A me ricordi il mare”, che ospita il cantante degli Otto Ohm.

Dal testo di “Gino e l'alfetta” di Daniele Silvestri: “Ma che vuoi / sono gay, fatti miei / che disturbo ne hai? / Quale enorme disagio ne trai? / […] Preferisci pensare che un gay sia un sorta d'errore / una cosa immorale / o nel caso migliore un giullare, un fenomeno da baraccone / e lo tollererai solo in quanto eccezione / e lo tollererai solo in televisione / lo chiamano gay / e tu pensi ricchione”

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Nel 2009 esce la raccolta “Monetine”, con due dvd, videoclip, spezzoni live, cinque nuove versioni di brani già editi, due inediti tra cui la cover di “Una giornata al mare” di Paolo Conte, mentre bisogna attendere il 2011 per il nuovo disco in studio di Daniele Silvestri, dal titolo “S.C.O.T.C.H.”, ricco di collaborazioni non solo con altri musicisti ma anche con lo scrittore Andrea Camilleri, e vengono estratti i singoli “Ma che discorsi”, “Monito” e “Il viaggio”, scelto anche come colonna sonora del film “Immaturi”.
Nel 2013 Daniele Silvestri torna ancora sul palco di Sanremo, con due canzoni dal titolo “A bocca chiusa” e “Il bisogno di te”.

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L'articolo Daniele Silvestri e i suoi testi: in viaggio verso Sanremo di Redazione è apparso su Rockit.it il 2013-02-08 00:00:00

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