L'Officina post industrale Diamond Dogs (dal titolo della canzone di David Bowie) è stato uno dei centri nevralgici della scena punk '80 di Napoli. Nato nel 1984 nel quartiere Cavone, attorno al collettivo si riunirono tutti i giovani napoletani che volevano vedere dal vivo le migliori band punk provenienti da tutto il mondo.
La Yard Press ha curato un volume in edizione limitata (300 copie) dal titolo "Diamond Dogs, Officina post industriale,1984—1987 Napoli", che raccoglie le foto scattate dall'inaugurazione fino al 1987 dal fotografo Toty Ruggieri. Un prezioso documento dell'epoca che ritrae uno dei movimenti più prolifici dell'intera storia musicale italiana.
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Il libro indaga questo immaginario sommerso, in cui la presenza umana, la gestualità, il look, sono segni incisivi del cambiamento in atto in quegli anni. La casa editrice racconta così la nascita del volume: "Mentre l’attenzione di televisioni e giornali si focalizzava sul degrado urbano e sulle piaghe sociali della città, dozzine di artisti di ogni tipo e disciplina (musicisti, pittori, scrittori, poeti, attori e registi) stavano dando inizio a quella che poi sarebbe stata la nuova rinascita culturale di Napoli. Il Diamond Dogs era il loro punto di ritrovo, uno spazio che ha accolto le esigenze di quella generazione, valorizzandole e prendendosene cura, ospitando concerti dal vivo, performance e spettacoli di teatro sperimentale, diventando cosi il punto di riferimento dell’underground napoletano e della nuova avanguardia artistica della città dopo il terremoto del 1980." Il libro contiene anche alcune pagine scritte dal giornalista e scrittore Paolo Pontoniere. Potete ordinarlo qui.
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L'articolo Le foto della scena punk napoletana degli anni '80 nel volume "Diamond Dogs, Officina post industriale,1984—1987" di Chiara Longo è apparso su Rockit.it il 2016-05-19 10:26:00
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